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Scarica - Associazione Nazionale Magistrati

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elatore deposita in cancelleria una<br />

relazione contenente “la concisa<br />

esposizione in fatto e in diritto in<br />

base ai quali ritiene che il ricorso<br />

possa essere deciso in camera di consiglio”.<br />

Non ci sono però reali controindicazioni<br />

ad una previsione legislativa<br />

che esalta il diritto di difesa,<br />

poiché indirizza il dibattito, consentendo<br />

agli avvocati di contestare specificamente<br />

le argomentazioni del<br />

relatore, che non sono ancora quelle<br />

del collegio, anche in analogia con il<br />

sistema francese, che non desta scandalo,<br />

nel quale il relatore nel suo rapport<br />

indica anche se il ricorso debba<br />

essere assegnato alla formation<br />

restreinte in vista della non admission<br />

del ricorso.<br />

5. L’autorità del principio di diritto<br />

enunciato dalle sezioni unite<br />

Con una disposizione di forte valenza<br />

istituzionale, ma anche estremamente<br />

problematica, lo schema di<br />

decreto legislativo, dopo aver prescritto<br />

che il principio enunciato<br />

dalle sezioni unite vincola le sezioni<br />

semplici prevede che, ove la sezione<br />

semplice ritenga di non condividere<br />

un principio di diritto già enunciato<br />

dalle sezioni unite, debba rimettere a<br />

queste ultime, con ordinanza motivata,<br />

la decisione del ricorso (quasi uno<br />

stare decisis nei rapporti interorganici<br />

interni alla cassazione).<br />

E’ indubbio che un precedente stabile<br />

nel tempo ha una forte autorevolezza,<br />

ma va sottolineato che non è<br />

per nulla nel costume delle sezioni<br />

semplici non considerare i preceden-<br />

ti enunciati delle sezioni unite, utilizzati<br />

anzi finanche nell’impianto<br />

motivatorio della decisione. Sfugge,<br />

allora, la necessità di mettere mano a<br />

questa modifica, che incide sul principio<br />

della dipendenza del giudice<br />

solo dalla legge e può, al limite, riconoscere<br />

valenza di vertice alle sezioni<br />

unite, così sminuendo la portata<br />

della nomofilachia propria della cassazione<br />

nel suo complesso.<br />

Per di più non è chiaro il risvolto del<br />

mancato adattamento da parte della<br />

sezione semplice al dictum delle<br />

sezioni unite se, cioè, la questione<br />

rimanga una importante enunciazione<br />

di principio, ovvero possa avere<br />

una pericolosa valenza disciplinare<br />

nei confronti dei magistrati che<br />

hanno deciso in difformità, o ancora<br />

possa atteggiarsi quale vizio della<br />

sentenza da considerare nell’ambito<br />

del giudizio di rinvio.<br />

6. L’estensione del vizio di motivazione<br />

al ricorso straordinario ex art.<br />

111 cost.<br />

Lo schema di decreto legislativo prevede<br />

che vi sia identità dei motivi tra<br />

ricorso ordinario e ricorso straordinario<br />

per cassazione a norma dell’art.<br />

111 Cost.<br />

Oggi la cassazione, con una giurisprudenza<br />

più che consolidata,<br />

ammette il ricorso straordinario a<br />

norma dell’art. 111 Cost. unicamente<br />

per violazione di legge e, dunque,<br />

quanto alla motivazione, con riferimento<br />

ai soli casi di motivazione inesistente<br />

o meramente apparente. L’estensione<br />

del controllo ex art. 111<br />

63<br />

La<br />

Magistratura<br />

Organo<br />

della<br />

<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Magistrati</strong><br />

Ordinamento Giudiziario

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