Scarica - Associazione Nazionale Magistrati
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La<br />
Magistratura<br />
Organo<br />
della<br />
<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong><br />
<strong>Magistrati</strong><br />
Ordinamento Giudiziario<br />
La “Mutazione Genetica”<br />
del Corpus dei <strong>Magistrati</strong><br />
nel ddl in Tema di Concorsi<br />
La filosofia di fondo che ha ispirato<br />
la legge delega 29 luglio 2005,<br />
n. 150 per la Riforma dell’Ordinamento<br />
giudiziario ed il contenuto<br />
dello schema di decreto legislativo<br />
varato dal Governo sulla c.d. progressione<br />
in carriera e sui concorsi<br />
è oramai chiara.<br />
L’iniziativa governativa del 14<br />
marzo 2002 (disegno di legge n.<br />
1296/S), profondamente mutata a<br />
seguito di numerosi emendamenti,<br />
soppressivi e modificativi dell’originario<br />
disegno di legge, era partita<br />
da una scontata osservazione - contenuta<br />
nella relazione di accompagnamento<br />
- e, cioè, che “il servizio<br />
giustizia”, così come attualmente<br />
disciplinato, si è dimostrato inadeguato<br />
a soddisfare le esigenze dei<br />
cittadini.<br />
Il testo che si è varato nell’arco<br />
di più di tre anni, tuttavia, non solo<br />
non incide positivamente sull’aspetto<br />
dell’efficienza del “servizio<br />
giustizia” ma, per converso, limita<br />
fortemente numerose prerogative<br />
costituzionali del Consiglio superiore<br />
della magistratura 1 .<br />
E’ noto infatti che il travagliato<br />
iter legislativo ha riscontrato<br />
diversi pareri negativi del Consiglio<br />
superiore della magistratura 2<br />
ed ha dato luogo, evento mai verificatosi<br />
nel corso dell’intera storia<br />
della Repubblica, a ben quattro<br />
scioperi della quasi totalità<br />
dei magistrati nell’arco di tre<br />
anni 3 .<br />
Ma vi è di più, poiché anche il<br />
20<br />
Mario Fresa *<br />
*Massimario<br />
della Corte<br />
di Cassazione<br />
Presidente della Repubblica ha tra<br />
l’altro ravvisato palesi incostituzionalità<br />
proprio delle norme attinenti<br />
ai concorsi ed ai rapporti tra Consiglio<br />
superiore della magistratura,<br />
Commissioni esterne e Scuola<br />
superiore della magistratura.<br />
In particolare, il Capo dello<br />
Stato ha ravvisato in materia una<br />
chiara e palese “menomazione dei<br />
poteri del Consiglio superiore<br />
della magistratura risultante da<br />
diverse disposizioni della legge<br />
delega” in riferimento all’articolo<br />
105 della Costituzione, per il quale<br />
“spettano al Consiglio superiore<br />
della magistratura, secondo le<br />
norme dell’ordinamento giudiziario,<br />
le assunzioni, le assegnazioni<br />
ed i trasferimenti, le promozioni e i<br />
provvedimenti disciplinari nei<br />
riguardi dei magistrati”.<br />
Nel documento trasmesso ai<br />
Presidenti delle due Camere si<br />
legge che i poteri del Consiglio<br />
superiore “risultano - in palese<br />
contrasto con il dettato costituzionale<br />
- sensibilmente ridimensionati,<br />
in quanto il sistema delineato<br />
nella legge delega colloca al centro<br />
di ogni procedura concorsuale la<br />
Scuola superiore della magistratura,<br />
struttura esterna al Consiglio<br />
superiore, e apposite commissioni,<br />
anch’esse esterne allo stesso Consiglio.<br />
Infatti, secondo quanto dispone<br />
l’articolo 2, comma 1, lettera L<br />
numeri 3.1 e 3.2, il Consiglio supe-