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Sommario Le opinioni espresse in ciascun articolo sono proprie dell’autore e possono non coincidere con quelle della redazione o della direzione o con la linea dell’ANM. Direzione e Amministrazione Roma-Palazzo di Giustizia, presso l’Associazione Nazionale Magistrati Telefono: diretto 06/6861266; centralino 06/68831; interno 2792 Fax 06/68300190 Sito internet: http://www.associaz ionemagistrati.it Reg. Trib. di Roma n.259 del 23 giugno 1948 Direttore Responsabile Aldo Celentano Direttore Lucio Aschettino Vice Direttore Mario Fresa Comitato di redazione: Antonio Ardituro Carlo Citterio Anna Giorgetti Giuseppe Rana Progetto grafico Gerardo Spera Finito di stampare nella Litotipografia Fratelli Begliomini Via Gerolamo Adorno, 55 Tel 06/5126444 Fax 06/5139959 EDITORIALE di Lucio Aschettino Il Nuovo ordinamento giudiziario:una controriforma inutile e dannosa per i cittadini 2 ORDINAMENTO GIUDIZIARIO Ragionare per vincere, ragionare per convincere di Antonio Patrono 4 Riforma dell’ordinamento: il punto di vista dell’uditore giudiziario di Cristina Amoroso 8 Nuovo Ordinamento Giudiziario e libertà di manifestazione del pensiero: due mondi lontani? di Sergio Beltrani 12 La “mutazione genetica” del corpus dei magistrati nel d.d.l. in tema di concorsi di Mario Fresa 20 La difesa di una magistratura indipendente e di un’informazione libera caposaldi di una democrazia moderna di Paolo Serventi Longhi 28 Il ruolo della Corte di Cassazione nelle recenti riforme: un nuovo vertice della Magistratura? Movimento per la Giustizia – Sezione della Cassazione 30 LE OSSERVAZIONI DELL’A.N.M SUI DECRETI DELEGATI Osservazioni su: incarichi direttivi, organico della Cassazione, consigli giudiziari, scuola della magistratura, accesso in magistratura e progressione in carriera, disciplinare, ufficio del P.M. 68 IL PROGETTO DI REVISIONE DELLA SECONDA PARTE DELLA COSTITUZIONE L’incidenza delle modifiche costituzionali sui diritti dei cittadini, sull’assetto della giustizia costituzionale e sul sistema di governo autonomo della magistratura 110 DOCUMENTI L’ANM e il progetto di riforma Costituzionale 126 LA COMUNICAZIONE DELL’ANM Magistrati e comunicazione: un “dialogo” difficile di Marvin Ceccato 130 CONTRIBUTI Futuro dell’Unione Europea e del suo trattato costituzionale di Gennaro Calabrese 132 Magistrati in pensione... quanta pazienza! di Carmine Cecere 134 Alcune riflessioni sull’effettività dell’intervento in materia di “patrimoni di mafia” di Lucia La Posta 136 Il carcere possibile di Riccardo Polidoro 140 Magistratura onoraria: ipotesi di lavoro di Carlo Sabatini 144 Gli strumenti di efficienza del sistema giudiziario e l’incidenza della capacità organizzativa del giudice civile di Mariano Sciacca 156 DOCUMENTI VARI 174
Editoriale Il Nuovo Ordinamento Giudiziario: una Controriforma Inutile e Dannosa per i Cittadini Lucio Aschettino I l governo ha approvato i decreti delegati in tema di ordinamento giudiziario che sono stati trasmessi alle commissioni giustizia delle camere per le valutazioni e i prescritti pareri. L’Associazione nazionale magistrati ha avviato una prima, seppur sommaria, valutazione dei testi normativi in corso di definitiva approvazione rilevando numerosissime incongruenze e profili di incostituzionalità per eccesso di delega. Il dato che sembra emergere con forza da tale valutazione è che la riforma, al di là della sua palese incompatibilità con il modello di giudice disegnato dalla costituzione, è non solo del tutto illogica ma anche intimamente incongrua e tale da rallentare la già farraginosa macchina della giustizia italiana. Accanto a questa valutazione si accompagna però un altro profilo forse addirittura più allarmante: dalla lettura del testo emerge con evidenza la volontà di ridurre gli spazi di indipendenza di uno dei poteri dello Stato così come appare evidente che questa volontà si collocata in un più ampio disegno che si è tradotto in riforme normative orientate a ridurre gli spazi di autonomia dei soggetti che in una moderna democrazia sono preposti, in varia misura, a limitare la pervasività della politica garantendo l’opportunità democratica mediante un sapiente equilibrio tra i poteri che è il solo percorso possibile per assicurare un orientamento politico dello Stato democratico coerente e ampiamente condiviso. Una conferma di questo dato allarmante emerge in maniera evidente dalla analisi di altre iniziative legislative che riguardano, ad esempio, il settore della università e della informazione. Abbiamo quindi raccolto con soddisfazione il contributo che ci è stato offerto dal segretario della federazione nazionale della stampa punto di partenza per avviare una più approfondita riflessione sul punto. Tale riflessone non potrà essere disgiunta dalla analisi e dalle valutazioni sulle dirette ricadute che la riforma del dettato costituzionale, di recente approvata dal parlamento, produrrà sul sistema giudiziario, sul ruolo dell’autogoverno e sul più generale equilibrio tra i poteri dello Stato con pesanti ricadute sulla tutela dei diritti fondamentali dei cittadini. Uno spaccato della condizione carceraria che rischia di aggravarsi enormemente per effetto della legge “ex Cirielli, come sostenuto con sconcertante intempestività dal Ministro di Giustizia, è offerto dalla presentazione del progetto portato avanti dalla Camera penale di Napoli con l’assidua ed appassionata presenza della associazione nazionale magistrati. In questo numero si avvia anche la riflessione della associazione sul versante delle riforme nel settore penale proseguendo nel percorso già tracciato nel precedente numero che ci condurrà al prossimo congresso nazionale di 2
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