Scarica - Associazione Nazionale Magistrati
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immaginare cosa potrà annidarsi in<br />
tutto ciò: invidie, gelosie, rancori e<br />
favoritismi, in sostanza tutto quello<br />
che è più indegno di far parte del<br />
bagaglio umano di un magistrato,<br />
al quale ben altri sentimenti<br />
dovrebbero essere richiesti.<br />
Noi abbiamo sempre pensato<br />
che un magistrato, e specialmente<br />
il capo di un ufficio giudiziario,<br />
debba essere autorevole e non<br />
autoritario, capace di convincere e<br />
non di imporre, di indirizzare e non<br />
di comandare. Tutto il contrario di<br />
quanto emerge dalla riforma, che<br />
invece crea dirigenti esplicitamente<br />
invitati a assumere atteggiamenti<br />
autoritari, senza mediazioni. Ciò<br />
è evidente in particolare per i dirigenti<br />
delle procure, ai quali è riconosciuto<br />
per legge, per la prima<br />
volta dall’avvento della Costituzione<br />
repubblicana, anche il potere di<br />
imporre un obbligo di “facere” ai<br />
loro sostituti, ai quali potranno<br />
impartire addirittura direttive specifiche<br />
per condurre indagini specifiche<br />
in un certo modo. Questi stessi<br />
dirigenti, peraltro, così autoritari<br />
nei confronti dei loro “sottoposti”,<br />
sono per altro verso minacciati ( e<br />
quindi potenzialmente intimiditi)<br />
da una modifica del sistema delle<br />
sanzioni disciplinari che impone<br />
loro, a pena di subire un procedimento<br />
disciplinare, di “denunciare”<br />
ogni minima, anche lontanamente<br />
ipotizzabile violazione dei<br />
magistrati addetti al loro ufficio<br />
della quale siano venuti a conoscenza,<br />
fosse anche a mezzo di<br />
denunce strumentali presentate da<br />
parti interessate. Dirigenti degli<br />
uffici, quindi, forti con i deboli e<br />
deboli con i forti, viene in mente di<br />
pensare, esattamente il contrario di<br />
quello che dovrebbero essere.<br />
Il magistrato deve essere libero<br />
nella propria coscienza, sempre<br />
consapevole di essere soggetto soltanto<br />
alla legge, e quindi di doversi<br />
conformare solo ad essa. Il nuovo<br />
magistrato, invece, sarà costretto a<br />
sottoporsi in continuazione a giudizi<br />
di professionalità condotti da<br />
commissioni esterne al CSM, nelle<br />
5<br />
La<br />
Magistratura<br />
Organo<br />
della<br />
<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong><br />
<strong>Magistrati</strong><br />
Ordinamento Giudiziario