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Scarica - Associazione Nazionale Magistrati

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La<br />

Magistratura<br />

Organo<br />

della<br />

<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Magistrati</strong><br />

Ordinamento Giudiziario<br />

Il Ruolo della Corte<br />

di Cassazione<br />

nelle Recenti Riforme:<br />

un Nuovo Vertice<br />

della Magistratura?<br />

di più, nella funzione requirente,<br />

della Procura generale presso la<br />

Corte) come vertice della magistratura?<br />

Se questo è il disegno, due sono<br />

le ragioni per ritenerlo profondamente<br />

errato: la prima è che la trasformazione<br />

del giudizio di legittimità,<br />

avvicinato sempre più al merito, fino<br />

a porlo come giudizio su fatti, ed atti,<br />

e non su sentenze, comporterebbe<br />

necessariamente un intollerabile<br />

aumento del carico di lavoro e una<br />

rischiosissima moltiplicazione dei<br />

contrasti giurisprudenziali; la seconda,<br />

ancora più importante, sarebbe la<br />

scomparsa inevitabile del ruolo<br />

“alto” della Corte, che dovrebbe,<br />

nella sua funzione di nomofilachia,<br />

fornire al sistema gli indispensabili<br />

elementi di certezza e prevedibilità<br />

delle decisioni, altra grande richiesta<br />

dei cittadini per un servizio giustizia<br />

accettabile. Il tutto senza influire<br />

affatto sulla attuale situazione di<br />

forte degrado, che traspare dalle<br />

recenti preoccupate denunce del<br />

Primo Presidente: già oggi, infatti,<br />

l’impegno dei magistrati della cassazione,<br />

malgrado sia aumentato negli<br />

anni, non riesce a reggere all’incremento<br />

dei ricorsi, e, oltretutto, la<br />

situazione complessiva è squilibrata<br />

fortemente, perché un ricorso in<br />

materia penale viene deciso in media<br />

dopo 7 mesi, mentre uno in civile<br />

richiede più di tre anni. Della corte,<br />

concludendo, si vuole accrescere il<br />

ruolo, quasi a renderla custode di una<br />

magistratura burocratizzata e affidabile,<br />

ma intanto, in maniera assolutamente<br />

schizofrenica, si interviene sui<br />

32<br />

profili processuali in modo tale da<br />

rendere del tutto insostenibile il carico<br />

di lavoro e assolutamente inadeguato<br />

l’esercizio della funzione di<br />

nomofilachia.<br />

In sostanza, se questo è il segno<br />

generale, anche se confuso e approssimativo,<br />

a chi serve questa riforma?<br />

E, soprattutto, quale effetto può avere<br />

sui tre grandi problemi della nostra<br />

giustizia, i tempi, la certezza e la professionalità?<br />

Noi siamo convinti che la giustizia<br />

debba essere - contemporaneamente<br />

- in sintonia con i veri problemi di<br />

oggi, affidabile ed efficiente: solo<br />

così, ponendosi nei confronti della<br />

giustizia come di fronte ad un grande<br />

servizio pubblico, si può riempire di<br />

concretezza un fondamentale diritto<br />

di cittadinanza, assumendo come<br />

stella polare la c.d. “soddisfazione<br />

del consumatore”, trasposizione in<br />

linguaggio consumistico della frase<br />

famosa del mugnaio tedesco al re<br />

Federico il Grande “ci saranno pure<br />

dei giudici a Berlino”.<br />

Solo se si trasformerà in questo<br />

senso, con una vera e propria rivoluzione<br />

copernicana, l’ottica tradizionale,<br />

che ha affrontato la questione<br />

giustizia come se fosse esclusivamente<br />

terreno di confronto, o di<br />

scontro, tra poteri, si potrà recuperare<br />

un equilibrio positivo e unificante<br />

tra i protagonisti di un sistema sinceramente<br />

democratico.<br />

E, per puntare a questo traguardo,<br />

bisogna ripercorrere, passo per<br />

passo, il cammino di riforme caotiche,<br />

totalmente scollegate tra loro,

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