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ne. Noi giornalisti dovremmo sempre ricordare l’articolo 21 della Costituzione ed il diritto a manifestare liberamente il pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Naturalmente nel rispetto delle leggi che tutelano tutti i cittadini. Allo stesso modo si è arrivati ad invocare sanzioni disciplinari per i magistrati che esprimono opinioni legittime. Si è arrivati persino a metterne in discussione la vita privata, e non solo gli atti giudiziari. Nel nostro mondo si è arrivati a chiedere ed ottenere la rimozione di giornalisti famosi o meno famosi dal servizio pubblico. Con una concezione dell’informazione Rai assolutamente privatistica e personalistica. Si è arrivati a sostenere che l’attenzione di giornali e tv per importanti procedimenti giudiziari ne turberebbe la serenità. Si sono contestati procedimenti e sentenze affermando l’esistenza di vere e proprie persecuzioni. Si è usato il servizio pubblico per dare la possibilità a condannati in primo grado di poter esporre per ore le proprie linee difensive senza una vera interlocuzione, da parte del collegio giudicante sul merito dei fatti. Si è ottenuto di spiegare linee difensive nell’ambito di un processo in corso, praticamente senza un contraddittorio vero. Ma tutto ciò non basta: chi nel servizio pubblico o altrove esce dal seminato viene attaccato e accusato ingiustamente di manipolare la realtà per mettere in cattiva luce il Presi- 29 La Magistratura Organo della Associazione Nazionale Magistrati dente del Consiglio. Giudiziario Che tutto ciò sia figlio del conflitto di interesse è molto più di un legittimo sospetto. Dobbiamo essere in grado di respingere iniziative e atti legislativi che vadano nel senso di restringere gli spazi di libertà, che tentino di ridurre l’indipendenza delle nostre rispettive categorie. Noi giornalisti, come i magistrati, vogliamo riforme civili, moderne, adeguate al cambiamento della società, ma siamo preoccupati perché stravolgimenti della legislazione, come le recenti modifiche costituzionali, possano portare ad una svolta non democratica. E i ritardi e le incertezze del passato pesano sulla confusione dell’oggi. Ordinamento Credo che la posta in gioco sia chiara a tutti, anche se la battaglia per le libertà ed i diritti appare assumere aspetti talvolta contraddittori e confusi. La mia opinione è che giornalisti e magistrati debbano parlarsi di più. Non è bastato ciò che abbiamo fatto nel 2003 con iniziative pubbliche Fnsi-Anm, non sono bastati documenti congiunti, credo siano necessario, invece, un solido rapporto tra noi per rinsaldare quella contiguità professionale che abbiamo individuato. Credo, quindi, che dovremo guardare al futuro per costruire un confronto continuo, sereno e rispettoso, tra fondamentali professioni di un Paese democratico. I cittadini italiani hanno bisogno di una magistratura e di una informazione realmente liberi e indipendenti.
La Magistratura Organo della Associazione Nazionale Magistrati Ordinamento Giudiziario Documento di Base Indice Sommario: 1. Introduzione 2. I profili ordinamentali A. Premessa A1. Lo stato delle cose. Ordinamento giudiziario: check up sul cammino dei decreti delegati B. Il Consiglio Direttivo C. Modifica dell’organico della Corte di Cassazione e della disciplina realtiva ai Magistrati di merito applicati C1. Premessa C2. Osservazioni all’art. 5, primo comma C3. Osservazioni all’art. 5, secondo comma D. L’accesso in Cassazione nella nuova disciplina ordinamentale D1. Il sistema di attribuzione D2. I tempi D3. Funzioni direttive di legittimità e merito D4. La disciplina transitoria E. Istituzione della Scuola Superiore della Magistratura F. La Procura Generale presso la Corte di Cassazione nella nuova disciplina F1. La Procura generale della Corte di cassazione nel nuovo disegno dell’ufficio del pubblico ministero F2. Gli effetti dell’obbligatorietà dell’azione disciplinare 3. I Profili processuali e sostanziali A. Settore Penale 30 Il Ruolo della Corte di Cassazione nelle Recenti Riforme: un Nuovo Vertice della Magistratura? Movimento per la giustizia. Sezione della Corte di Cassazione. Aula Magna 13 dicembre 2005 A1. Disegno di legge n. 3600/S (modifiche al codice di procedura penale in materia di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento) A2. Disegno di legge n. 3247/B S (modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975 n. 354 in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi) B. Settore Civile B1. Premessa B2. La reintroduzione dell’appello per le sentenze pronunziate secondo equità dal giudice di pace B3. La formulazione del quesito di diritto B4. La riforma del procedimento in camera di consiglio B5. L’autorità del principio di diritto enunciato dalle sezioni unite B6. L’estensione del vizio di motivazione al ricorso straordinario ex art. 111 cost. B7. Le altre riforme B8. Conclusioni sul settore civile 4. Spunti di conclusione 1. Introduzione Per quanto riguarda la giustizia, questa legislatura forse ha fatto segnare il primato della riforme e delle trasformazioni legislative. Fin dall’inizio, con l’intervento sul diritto societario, si sono susseguite le novità, a tutto campo: dalle norme processuali a quelle sostanziali, da riforme codicistiche a innegabili novità in ambito ordinamentale, dal civile al penale, e finanche alle procedure concorsuali,
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