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Scarica - Associazione Nazionale Magistrati

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che termini su alcuni fondamentali<br />

diritti sociali e sulla loro tutela giurisdizionale.<br />

Particolare rilievo ai fini che qui<br />

interessano assume l’attribuzione<br />

alle Regioni della potestà legislativa<br />

“esclusiva” nelle materie indicate<br />

nell’art. 117 quarto comma, lett. a),<br />

b), c) e d) (assistenza ed organizzazione<br />

sanitaria, organizzazione scolastica,<br />

gestione degli istituti scolastici<br />

e di formazione, definizione dei<br />

programmi scolastici e formativi di<br />

interesse regionale, polizia amministrativa<br />

regionale e locale) cui fa<br />

seguito il riconoscimento della potestà<br />

legislativa esclusiva regionale in<br />

“ogni altra materia non espressamente<br />

riservata alla legislazione<br />

dello Stato” (lett. e).<br />

Qui sta il nocciolo duro della<br />

devolution italiana. Gli esiti ed i<br />

possibili sviluppi di questa peculiare<br />

devoluzione e le ricadute delle<br />

nuove competenze esclusive sulla<br />

“effettività” della tutela di diritti<br />

sociali sono oggettivamente assai<br />

incerti.<br />

C’è una prima alternativa possibile,<br />

la meno grave ed allarmante:<br />

che la peculiare “devoluzione” italiana<br />

significhi “solo” che nelle<br />

materie di competenza esclusiva, le<br />

Regioni saranno esenti dai vincoli<br />

dei principi fondamentali della<br />

materia ma continueranno ad essere<br />

sottoposte non solo ai vincoli<br />

derivanti dall’ordinamento comunitario<br />

ma anche del rispetto della<br />

Costituzione.<br />

Rispetto della Costituzione che<br />

a sua volta implica tanto la conformità<br />

alla prima parte della Costituzione,<br />

contenente i principi generali,<br />

quanto l’osservanza delle competenze<br />

legislative esclusive dello<br />

Stato in una serie di ambiti quali la<br />

determinazione dei livelli essenziali<br />

delle prestazioni concernenti i<br />

diritti sociali e civili o la statuizione<br />

di norme generali sulla tutela<br />

della salute.<br />

Ma c’è anche un’altra alternativa<br />

molto concreta e molto più<br />

preoccupante: che la competenza<br />

legislativa esclusiva attribuita alle<br />

Regioni in materia di “assistenza e<br />

organizzazione sanitaria” e di<br />

“organizzazione scolastica e formazione”<br />

venga interpretata ed attuata<br />

- sotto la spinta di fattori economici<br />

e di volontà politiche - come una<br />

realtà del tutto nuova e diversa<br />

rispetto alle altre competenze<br />

regionali (la competenza legislativa<br />

concorrente e la competenza legislativa<br />

residuale delle Regioni) ed<br />

autorizzi tanto la frantumazione dei<br />

sistemi sanitari e scolastici quanto<br />

forti differenziazioni di prestazioni<br />

nelle diverse regioni, nella indifferenza<br />

e nell’incuranza dei limiti<br />

istituzionali e costituzionali.<br />

Con il possibile corollario di<br />

diversi regimi di accesso alle prestazioni<br />

sanitarie o agli istituti scolastici<br />

per i residenti ed i non residenti<br />

in una determinata Regione,<br />

123<br />

La<br />

Magistratura<br />

Organo<br />

della<br />

<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Magistrati</strong><br />

Il Progetto di Revisione

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