Studio della forma di riga del K3C60 - Dipartimento di Fisica e ...
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62 3. Tecniche <strong>di</strong> Sintesi e <strong>di</strong> Caratterizzazione<br />
Figura 59: Rappresentazione grafica <strong>del</strong>l’Accoppiamento J.<br />
<strong><strong>del</strong>la</strong> temperatura. Infine è necessario tenere presente lo stato fisico <strong>del</strong> campione preso in<br />
esame. Allo stato liquido la <strong>di</strong>namica molecolare, in particolare la rotazione, permette alle<br />
molecole <strong>di</strong> assumere <strong>di</strong>verse orientazioni in una scala <strong>di</strong> tempo molto minore rispetto a<br />
quella <strong>del</strong>l’NMR. Questo fa si che le interazioni nucleari vengano me<strong>di</strong>ate col risultato <strong>di</strong><br />
dare come risposta al NMR un segnale stretto. Allo stato solido è necessario <strong>di</strong>stinguere due<br />
casi. Il primo caso è quello <strong>del</strong>l’NMR su cristallo singolo che darà <strong>di</strong>versi segnali a seconda<br />
<strong>del</strong>l’orientazione. Il secondo caso è quello <strong>del</strong>le misure NMR su polveri che è il caso <strong>di</strong> quasi<br />
tutti i campioni stu<strong>di</strong>ati per questa tesi. Nel caso <strong>del</strong>le polveri è verosimile assumere che essa<br />
sia <strong>forma</strong>ta da cristalliti orientati casualmente, ognuno dei quali fornisce il proprio contributo<br />
(uguale per tutti i cristalliti) alla <strong>forma</strong>zione <strong>di</strong> un picco non omogeneo (figura 57 b).