Studio della forma di riga del K3C60 - Dipartimento di Fisica e ...
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3.8. XRD da Polveri 63<br />
3.8 XRD da Polveri<br />
Durante questo lavoro la tecnica <strong>di</strong> Diffrazione <strong>di</strong> Raggi X su Polveri è stata costantemente<br />
impiegata come strumento <strong>di</strong> controllo su ogni prodotto <strong>di</strong> reazione; inoltre è stato iniziato<br />
uno stu<strong>di</strong>o strutturale dei composti ottenuti che verrà esposto nel capitolo successivo. In<br />
questo paragrafo descriverò brevemente, ed in modo qualitativo, la tecnica <strong><strong>del</strong>la</strong> Diffrazione<br />
a Raggi X. Il fenomeno <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffrazione dei raggi X ad opera <strong>di</strong> cristalli singoli o ad opera <strong>di</strong><br />
aggregati policristallini (polveri) deriva da un processo <strong>di</strong> interazione tra la ra<strong>di</strong>azione elettro-<br />
magnetica e la materia. Ogni elettrone <strong>di</strong> ogni atomo <strong>di</strong>venta un centro <strong>di</strong>ffusore secondario<br />
<strong>di</strong> raggi X <strong><strong>del</strong>la</strong> stessa λ <strong>del</strong> fascio incidente (<strong>di</strong>ffusione elastica), questo avviene perchè la<br />
λ dei raggi X è <strong>del</strong>lo stesso or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> grandezza <strong>del</strong>le <strong>di</strong>stanze interatomiche e perio<strong>di</strong>cità<br />
tipiche <strong><strong>del</strong>la</strong> struttura cristallina. L’interferenza tra le onde <strong>di</strong>ffratte da ogni elettrone ri-<br />
sulta costruttiva solo nelle <strong>di</strong>rezioni in cui le onde <strong>di</strong>ffuse da tutti gli atomi appartenenti<br />
ad uno stesso reticolo cristallino sono in coincidenza <strong>di</strong> fase. Le con<strong>di</strong>zioni geometriche che<br />
garantiscono l’interferenza costruttiva sono state espresse per la prima volta da Bragg:<br />
λ = 2d sin θ (8)<br />
dove λ è la lunghezza d’onda <strong><strong>del</strong>la</strong> ra<strong>di</strong>azione incidente, d è la <strong>di</strong>stanza tra i piani cristallini<br />
e θ è l’angolo d’incidenza <strong><strong>del</strong>la</strong> ra<strong>di</strong>azione. La risultante figura <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffrazione, nel caso <strong>di</strong> XRD<br />
da polveri, (figura 60) comprende le posizioni e le intensità dei picchi.<br />
Questi parametri sono una proprietà fisica fondamentale <strong>del</strong>l’aggregato policristallino<br />
perchè ne permettono un’univoca identificazione ed una completa interpretazione struttu-<br />
rale. Infatti l’analisi <strong><strong>del</strong>la</strong> posizione dei picchi, me<strong>di</strong>ante il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> In<strong>di</strong>cizzazione,<br />
permette <strong>di</strong> dedurre la Simmetria e le Dimensioni <strong><strong>del</strong>la</strong> Cella Elementare <strong>del</strong> composto.<br />
L’In<strong>di</strong>cizzazione <strong>di</strong> uno spettro XRD da polveri non è un proce<strong>di</strong>mento facile ed automatico,<br />
sebbene esso si avvalga <strong>di</strong> algoritmi <strong>di</strong> calcolo computerizzati, infatti richiede una notevole<br />
esperienza da parte <strong>del</strong>l’operatore e la conoscenza chimico/strutturale <strong><strong>del</strong>la</strong> classi <strong>di</strong> sistemi<br />
stu<strong>di</strong>ati. A titolo in<strong>forma</strong>tivo, gli algoritmi <strong>di</strong> calcolo per in<strong>di</strong>cizzazione più comuni sono:<br />
TREOR [3,59], DICVOL [8], ITO [56]; questi sono implementati in <strong>di</strong>versi pacchetti soft-<br />
ware per l’analisi <strong>di</strong> dati XRD e generalmente presentano limiti, dovuti alle scelte concettuali<br />
<strong>di</strong> chi li ha messi a punto, che possono essere superati da strategie operative che prevedo-<br />
no l’uso in sinergia <strong>di</strong> questi algoritmi. La deduzione dei parametri reticolari permette <strong>di</strong><br />
applicare meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> WPPF (Whole Powder Pattern Fitting), anch’essi basati su algoritmi<br />
matematici, per l’estrazione <strong>del</strong>l’ Intensità dei picchi e la determinazione <strong>del</strong> Gruppo Spaziale.<br />
L’algoritmo più usato per compiere questa operazione è quello <strong>di</strong> Le Bail [27] che me<strong>di</strong>ante<br />
processi iterativi <strong>di</strong> ripartizione <strong>del</strong>le intensità e raffinamenti successivi dei parametri stru-<br />
mentali, e <strong>di</strong> cella, permette la corretta assegnazione <strong>del</strong>le intensità dei picchi. L’estrazione