Studio della forma di riga del K3C60 - Dipartimento di Fisica e ...
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72 4. Risultati e Discussione<br />
Determinazione <strong>di</strong> As con ICP-OES<br />
Peso Intensità Concentrazione 3 % in peso 4 Me<strong>di</strong>a σ<br />
<strong>del</strong> Campione 1 (mg) Misurata 2 (cps) (mg/l)<br />
1563335 17,74 12,3<br />
14,4 1491882 16,93 11,8 12,0 0,3<br />
1496001 16,97 11,8<br />
Tabella 8: Dati relativi alla determinazione <strong>del</strong>l’As nel campione ottenuto dalla reazione tra C60<br />
ed AsF5 in SO2. 1 Valore <strong><strong>del</strong>la</strong> pesata <strong>del</strong> campione trattato. 2 Nelle misure ICP-OES il segnale<br />
misurato è espresso in Conteggi Per Secondo. 3 La porzione <strong>di</strong> polvere trattata è stata portata a<br />
volume in un matraccio da 100 ml, la concentrazione trovata è espressa in mg/l. 4 La quantità<br />
determinata, espressa in mg, <strong>di</strong> Arsenico è riportata in % in peso sui 14,4 mg <strong>di</strong> polvere impiegati<br />
per l’analisi.<br />
questi dati <strong>di</strong>mostrano chiaramente che:<br />
• nel campione è presente AsF − 6<br />
, identificato dal segnale e dalla caratteristica j <strong>di</strong> accop-<br />
piamento, pertanto è ragionevole presupporre che sia avvenuta l’ossidazione <strong>del</strong> C60 da<br />
parte <strong>del</strong> AsF5.<br />
• nel campione non è presente AsF3 <strong>di</strong> cristallizzazione, ciò è evidenziato dall’assenza <strong>del</strong><br />
picco a ∼370 ppm da quello <strong>del</strong> AsF − 6<br />
me<strong>di</strong>ante ICP-OES è da attribuire esclusivamente ad AsF − 6 .<br />
, pertanto la quantità <strong>di</strong> As che verrà determinata<br />
Nella tabella 8 sono riportati i dati relativi alla determinazione ICP-OES <strong>del</strong>l’As. La<br />
quantità <strong>di</strong> As trovata nei campioni è pari al 12 % in peso, questo dato è compatibile con<br />
la stechiometria attesa che è C60(AsF6)2. Infatti la quantità teorica <strong>di</strong> As che ci si aspetta<br />
<strong>di</strong> trovare per la stechiometria attesa è <strong>del</strong> 13,64 %, tenendo conto <strong>di</strong> eventuale C60 non<br />
reagito e non identificabile me<strong>di</strong>ante XRD da polveri perchè sotto il limite <strong>di</strong> rilevabilità o<br />
amorfo, è ragionevole affermare che la stechiometria è quella attesa. Come ulteriore prova<br />
a supporto <strong>di</strong> tale conclusione è stato misurato il pH <strong><strong>del</strong>la</strong> soluzione analizzata con ICP-<br />
OES: come <strong>di</strong>scusso nel paragrafo 3.4.2 il trattamento <strong>di</strong> Mineralizzazione Parziale ha anche<br />
l’effetto <strong>di</strong> alterare il pH in funzione <strong>del</strong>le cariche positive presenti in origine sul C60. Avendo<br />
escluso la presenza <strong>di</strong> SO2 e AsF3, che potrebbero alterare a loro volta il pH <strong><strong>del</strong>la</strong> soluzione<br />
in quanto presentano idrolisi acida, è ragionevole affermare che l’alterazione <strong>del</strong> pH registrata<br />
è imputabile solamente al C2 60 +. Il valore <strong>di</strong> pH osservato è <strong>di</strong> 3,5(1) mentre quello che ci<br />
si aspetta da un acido <strong>di</strong>protico forte come C2 60 + è <strong>di</strong> 3,6 pertanto si può ragionevolmente<br />
concludere che anche in questo caso è confermata la stechiometria prevista. In realtà l’effetto<br />
<strong>di</strong> alterazione <strong>del</strong> pH potrebbe essere dovuto anche alla presenza <strong>di</strong> specie fluorurate <strong>del</strong><br />
C60 che possono subire l’attacco nucleofilo <strong>del</strong>l’acqua liberando HF [22]; tuttavia, come si