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Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana

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Accanto a momenti di catechesi programmata sui maggiori<br />

temi cristiani, giornate specifiche o fine settimana con la partecipazione<br />

e collaborazione di docenti, sono dedicate ad argomenti più<br />

ampi (il lavoro come dono, studio e ricerca: dono o condanna, affettività<br />

e uso del tempo, risorsa del limite e limite delle risorse...).<br />

Queste occasioni sono vissute in un clima di maggiore disponibilità<br />

e pacatezza, rispetto ai ritmi quotidiani dove gli incontri interpersonali<br />

e le stesse occasioni conviviali sono consumate sempre troppo<br />

frettolosamente.<br />

La consapevolezza che gli studenti sono contemporaneamente<br />

destinatari delle proposte diocesane della Pastorale giovanile e<br />

della Pastorale universitaria suggerisce una collaborazione tra i due<br />

ambiti e, insieme, una diversificazione di percorsi. È il caso dei cosiddetti<br />

“laboratori” promossi dalla Pastorale giovanile di cui i giovani<br />

vengono a conoscenza soprattutto attraverso i canali informatici<br />

(il sito della Diocesi) o il passaparola. Accanto a percorsi di più<br />

incontri su temi quali la pace, la conoscenza dinamica di sé, i “luoghi”<br />

dell’incontro con Dio, altri più specifici riguardano i giovani<br />

proprio in quanto studenti. Si tratta anche qui di “laboratori”, coordinati<br />

da uno dei cappellani e dedicati a temi quali: “Oltre l’Università:<br />

sogni, desideri e prospettive di un neolaureato” e “L’esperienza<br />

professionale valorizza le caratteristiche personali coltivate nel tempo<br />

dell’Università?”. Qui l’attenzione è posta alla dimensione culturale<br />

della fede, come pure all’educazione della dimensione etica.<br />

Essa nel tempo dell’università stimola in alcune Facoltà la riflessione<br />

su capitoli quali la relazione tra fede e scienza, fede e tecnica;<br />

come in altre Facoltà propizia l’incontro critico con le diverse stagioni<br />

storiche o filosofiche e allena a un’onestà intellettuale che supera<br />

una lettura marcatamente ideologica. L’investimento educativo<br />

è una scommessa orientata al futuro professionale dei giovani studenti,<br />

affinché traghettino ed elaborino poi nel mondo del lavoro il<br />

frutto dell’esercizio etico di oggi. Alcune collaborazioni avviate con<br />

le associazioni dei laureati aiutano a fare da ponte tra la stagione<br />

universitaria e quella professionale.<br />

Riprendo ancora alcune parole del card. Martini per raccogliere,<br />

in conclusione, quali possono essere le caratteristiche di uno<br />

stile di fede capace di compattare la personalità di un giovane credente.<br />

“In primo luogo una fede non negligente, che non sostituisce<br />

le fatiche dell’intelligenza analitica e creativa, evitando così i rischi<br />

del fondamentalismo con la pretesa di stabilire immediati collegamenti<br />

tra l’esperienza di fede e i suoi contenuti da un lato, e le diverse<br />

e complesse situazioni oggetto dell’indagine scientifica dall’altro.<br />

In secondo luogo, e quasi come contrapposto, un modello di<br />

razionalità più vasta e più complessiva. Non di rado la razionalità<br />

che soggiace alle diverse scienze, che sono campo di lavoro degli<br />

universitari, è parziale, e la sua legittima autonomia è quindi solo<br />

5° CONVEGNO DEI CAPPELLANI E DEI RESPONSABILI DIOCESANI

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