Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana
Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana
Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
S aluto<br />
12<br />
introduttivo<br />
S.E. Mons. GIUSEPPE CHIARETTI, Vescovo Perugia-Città della Pieve,<br />
Vice Presidente della Conferenza Episcopale <strong>Italiana</strong><br />
Carissimi, mentre porgo a tutti i partecipanti al IV Convegno<br />
nazionale dei Collegi universitari di ispirazione cristiana, ai relatori<br />
e alle autorità presenti il mio cordiale saluto, auspico e prego il<br />
Signore che la presente iniziativa e le riflessioni di questi giorni<br />
siano fruttuosi nella prospettiva di una università che sia davvero<br />
capace di proporsi per il bene della società a servizio della persona<br />
attraverso lo studio e la ricerca.<br />
Studiare per la competenza e il servizio: importante è lo studio<br />
perché la persona – si diceva un tempo – più sa e più vale; per<br />
questo le competenze sono particolarmente apprezzabili. Ma è<br />
anche vero che all’interno dei collegi non sia soltanto importante<br />
studiare: credo che sia importante ricordare questa crescita in umanità<br />
che occorre assolutamente sviluppare, crescita in tesa come rispetto<br />
in tutte quelle virtù umane e teologali necessarie per poter vivere<br />
una vita dignitosa. L’emergenza educativa in questo particolare<br />
momento è grande: non interessa solo i ragazzi, ma tutti. Per questo<br />
è necessario crescere in quella umanità che ci consente di guardare<br />
all’altro con quegli occhi che sono propri del cristiano: l’altro è<br />
sempre una presenza significativa per un credente. Chi si prepara al<br />
servizio degli altri con lo studio – perché tale diventa qualsiasi professione<br />
o attività – deve prepararsi sapendo che gli altri sono, per<br />
un credente una sorta di “sacramento di Cristo”: Hospes tamquam<br />
Christus, dice San Benetto nella sua Regola.<br />
Occorre crescere in umanità con motivazioni che sono proprie<br />
della fede e dell’uomo di fede: è esigente e doveroso oggi! Non ci si<br />
può più fermare ad una fede infantile: insistentemente viene richiesta<br />
una fede pensata, una fede argomentata, una fede che sappia riconoscere<br />
e portare avanti “una vita che cambia”.<br />
Proprio qui entra una visione cristiana della vita, entra il<br />
senso di un impegno di carità nel portare avanti la nostra attività<br />
professionale nella logica di una vocazione, nella logica di un ministero.<br />
L’incontro odierno dei collegi universitari esprime un’esigenza<br />
diffusa nel mondo accademico e di cui i cattolici vogliono farsi<br />
carico offendo il proprio contributo. La logica dell’efficienza, cui<br />
spesso ci si richiama come a principio-guida nella riorganizzazione<br />
del sistema universitario, pur apprezzabile e anche necessaria per<br />
certi versi, non può costituire il riferimento principale né, tantomeno,<br />
esclusivo del servizio accademico. Pensiamo, per esempio, all’imporsi<br />
del criterio economico quale principio guida dei processi<br />
4° CONVEGNO DEI COLLEGI UNIVERSITARI DI ISPIRAZIONE CRISTIANA