Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana
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• La diversità dei Collegi può essere confrontata come ricchezza: alcuni<br />
sono nati con un originale progetto educativo, altri diventati<br />
Residenze per riempire disponibilità di posti, ma tutti possono essere<br />
vissuti al meglio e possono aiutare a vivere al meglio<br />
l’Università attuale. Corresponsabilità dei dirigenti e dei ragazzi<br />
nel creare un Collegio vivo e piacevole, stimolante ed utile, quale<br />
che sia il numero dei suoi allievi.<br />
• Per alcuni ragazzi il Collegio viene vissuto come ambiente che favorisce<br />
percorsi di fede, scoperta o riscoperta per alcuni, approfondita<br />
per altri.<br />
• Dal punto di vista umano il Collegio facilita l’autostima e la crescita<br />
della fiducia in sé, e la confronta e modera per chi l’avesse<br />
troppo alta.<br />
• Gli allievi del Collegio sono i migliori testimoni delle sue opportunità<br />
per futuri candidati siano questi già colleghi d’Università sia<br />
studenti più giovani. I Collegi stanno soffrendo una crescente allergia<br />
dei giovani alla vita comunitaria ‘regolata’ da norme di comportamento<br />
e da esigenze di rispetto.<br />
• Gli allievi del Collegio non sono residenti della città in cui si trova<br />
l’Università che frequentano, e l’arricchiscono di altre provenienze:<br />
in questo senso contribuiscono a sprovincializzare l’Università<br />
che frequentano. Inoltre, scegliendo altra Università rispetto quella<br />
eventuale sotto casa, mostrano di scegliere la qualità più che la<br />
comodità della vicinanza o prossimità.<br />
GRUPPO 6 – resoconto Padre Gianluca LIMONTA<br />
50<br />
Problematiche emerse dal gruppo:<br />
La relazione del Prof. Vaciago ha stimolato la critica e la riflessione<br />
solamente per un’eccellenza difficilmente conciliabile con<br />
lo spirito comunitario espresso dal Collegio universitari<br />
• Come dare la possibilità agli studenti presenti nel C.U. di far<br />
emergere i talenti nascosti?<br />
• Nel C.U. è alquanto problematico conciliare delle regole condivise<br />
con il cammino personale verso l’eccellenza educativa.<br />
• Nel C.U. non si deve aver paura di puntare ad obbiettivi ‘utopici’<br />
(alti) quali: il cammino verso la santità, la solidarietà, il servizio e<br />
il dono verso l’altro.<br />
• La problematica di conciliare lo spirito comunitario con le ambizioni<br />
e gli spazi personali.<br />
• Una sfida del C.U. è spingere chi ha più talenti ma aiutare anche<br />
chi ha un solo talento.<br />
• È possibile individuare già nelle scuole secondarie dei giovani ai<br />
quali proporre il camino educativo e formativo del C.U.?<br />
4° CONVEGNO DEI COLLEGI UNIVERSITARI DI ISPIRAZIONE CRISTIANA