Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana
Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana
Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Una riflessione<br />
condivisa<br />
55<br />
Senza la pretesa di riprodurre qui i numerosi interventi che<br />
hanno animato i sei gruppi di lavoro, dalla lettura dei resoconti<br />
emerge con chiarezza il tentativo di costruire una comprensione globale,<br />
articolata della nozione di eccellenza formativa, intesa come lo<br />
scopo, l’obbiettivo di ogni collegio universitario. Eccone una sorta<br />
di mappa.<br />
L’accoglienza che il C.U. offre e soprattutto la trama di relazioni<br />
creano sinergie tra le diversità. Lì imparo a vivere la qualità<br />
delle relazioni condividendo la fatica dello studio e le conoscenze<br />
che si vanno acquisendo. Il C.U. mi permette di vivere la solidarietà,<br />
nel far squadra, nell’aiuto disinteressato anche se i miei compagni<br />
sfruttano i miei appunti e la mia competenza. Così il C.U. diviene<br />
luogo in cui favorire esperienze che facciano emergere i talenti<br />
sia universitari che personali in modo non competitivo ma cooperativo.<br />
Più che competizione competenza solidale. In tal modo si può<br />
crescere come persona e non solo come studente 30 e lode. Nel C.U.<br />
proprio grazie a questa trama di relazioni è meno facile che lo studio<br />
diventi autoreferenziale, si potenzia, infatti, la condivisione e<br />
l’essere dono per gli altri. Allora lo spirito del C.U. non è tanto: “Il<br />
migliore vinca”, ma piuttosto “Chi migliora vince” e questo migliorare<br />
non è mai solo un fatto individuale. Meglio quindi parlare di<br />
eccellenza dei collegi piuttosto che di collegi di eccellenza, per il valore<br />
aggiunto del C.U. rispetto al rimanere in famiglia o in appartamento<br />
durante gli anni universitari.<br />
Ma questa eccellenza che si sviluppa nei C.U. è data appunto<br />
da un complesso di altri valori che si sperimentano proprio in<br />
queste nostre comunità collegiali. Così mi prepara alla responsabilità<br />
in vista del bene comune, grazie all’autogestione che alcuni C.U.<br />
praticano e a forme varie di corresponsabilità che nei C.U. si possono<br />
assumere. Inoltre favorisce il processo di maturazione della libertà<br />
intesa come piena valorizzazione dei talenti personali amplificati<br />
dal senso di responsabilità personale e comunitaria. Tutto ciò<br />
concorre alla piena maturazione umana. Ancora, portando fuori<br />
dalla famiglia tendenzialmente protettiva, il C.U. favorisce la crescita<br />
in autonomia<br />
Ancora in altro modo il C.U. favorisce l’eccellenza formativa<br />
offrendo al proprio interno varie occasioni di maturo confronto con<br />
i valori cristiani. Credo che tutti noi abbiamo apprezzato la profonda<br />
riflessione della Sorella Clarissa sul rapporto tra studio e vita<br />
contemplativa. In entrambi i casi si è un ricerca, ci si confronta con<br />
un orizzonte grande, con traguardi non banali, con una realizzazione<br />
di sé che non si ferma ai risultati accademici ma spinge a interrogarsi<br />
sul senso di quanto stiamo vivendo.<br />
Oggi, è stato detto, si studia per studiare e basta, senza sapere<br />
chi sono, cosa farò, quale orizzonte mi apre alla speranza e a un<br />
futuro che non vedo ma che avrà lo spessore della mia formazione<br />
4° CONVEGNO DEI COLLEGI UNIVERSITARI DI ISPIRAZIONE CRISTIANA