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Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana

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cappella universitaria o il servizio che in quanto pastori, delegati<br />

diocesani e regionali di pastorale universitaria stiamo svolgendo in<br />

università e per l’università? Qui rappresentiamo come responsabili<br />

diocesani di pastorale universitaria i 150 sacerdoti e 11 laici incaricati<br />

dai loro Vescovi; rappresentiamo le 30 “cappellanie universitarie”,<br />

i 25 “centri universitari” e le 13 “parrocchie” dove operano<br />

70 sacerdoti e religiosi coadiuvati da oltre 40 collaboratori. Siamo<br />

qui a interrogarci sulla nostra identità e sul significato del nostro<br />

servizio ecclesiale come pastori in un contesto come quello accademico<br />

che da parte sua è per natura legato solo all’autorità della verità.<br />

I vari passaggi nello sviluppo del pensiero del Santo Padre contenuti<br />

nel Suo discorso, illuminano il senso della pastorale universitaria<br />

e del nostro ministero ecclesiale. <strong>Chiesa</strong> e Università dialogano<br />

perché entrambe sono unite dalla stessa passione e responsabilità<br />

per l’uomo. È in nome dell’uomo, la cui dignità è stata definitivamente<br />

rivelata in Cristo (cf. GS 22), che la <strong>Chiesa</strong> cerca l’incontro<br />

con l’università. È per la promozione autentica e integrale della<br />

persona che la comunità ecclesiale si rivolge agli uomini dell’università.<br />

Oggi precisa Benedetto XVI “...il pericolo è che l’uomo si arrenda<br />

di fronte alla questione della verità e così la ragione si pieghi<br />

davanti alla pressione degli interessi e accetti come suo criterio ultimo<br />

quello dell’utilità. Nell’ambito dell’università il pericolo è che<br />

la filosofia non sentendosi più capace del suo vero compito, si degradi<br />

nel positivismo e che la teologia venga confinata nella sfera<br />

privata di un gruppo, sia pure grande come la <strong>Chiesa</strong>”. Non si tratta<br />

tanto di garantire un servizio religioso agli studenti universitari<br />

cattolici, ma di andare a quelle radici più profonde e sapienziali che<br />

impediscono alla ragione e al lavoro universitario di inaridirsi intendendo<br />

la sua laicità come distacco da esse.<br />

Per questi motivi, in continuità con il tema della formazione<br />

universitaria degli studenti oggetto del Convegno di Napoli dello<br />

scorso anno, la Commissione ha voluto dedicare la prima sessione<br />

dei lavori del nostro Incontro alla spiritualità dello studio e della ricerca<br />

chiedendo il contributo del prof. Severino Dianich, docente<br />

emerito di Teologia Sistematica presso la Facoltà Teologica di Firenze<br />

che ci terrà la relazione “Acquisizione del sapere e vocazione cristiana”.<br />

Il tema del rapporto costruttivo tra fede e ragione come elemento<br />

essenziale per un progetto globale di vita finalizzato non solo<br />

all’apprendimento di specifiche competenze, ma del faticoso “mestiere<br />

dell’uomo” sarà approfondito dal prof. Giuseppe Lorizio, ordinario<br />

di Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università<br />

Lateranense con la relazione: “Armonia tra fede e ragione come formazione<br />

dell’unità della persona”. Ci interessa concentrare l’attenzione<br />

della pastorale universitaria sullo studio e sulle sue motivazioni<br />

intrinseche per riscattarne il valore e la gratuità, per difenderlo<br />

dalla banalizzazione.<br />

5° CONVEGNO DEI CAPPELLANI E DEI RESPONSABILI DIOCESANI

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