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Quaderno CEI n 24-08 - Chiesa Cattolica Italiana

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Prof. Pietro BRANDMAYR, Presidente ANDISU*<br />

17<br />

Ringrazio innanzitutto Mons. Bruno Stenco e la <strong>CEI</strong> per aver<br />

invitato l’Andisu (Associazione Nazionale degli Organismi per il<br />

Diritto allo Studio Universitario) nella mia persona a questo convegno<br />

nazionale dei collegi universitari di ispirazione cristiana, dandomi<br />

l’occasione per alcune brevi riflessioni sull’argomento dei rapporti<br />

con l’Andisu.<br />

Il taglio che darò al mio intervento è di carattere informativo:<br />

cosa sia l’Andisu e quali possono essere gli sviluppi dei rapporti tra<br />

l’Associazione ed i collegi universitari di ispirazione cristiana.<br />

È indubbio infatti che stiamo vivendo tempi di profonda trasformazione<br />

del mondo universitario in Europa e la nostra associazione,<br />

privata e certamente più giovane degli stessi collegi, attraversa<br />

una fase di messa a punto di nuove mete per il diritto allo studio<br />

universitario, fasi i cui intenti si possono riassumere al meglio nell’introduzione<br />

al nuovo documento cardine sulla mission, che abbiamo<br />

preparato proprio questa estate e proposto al sottosegretario<br />

Dalla <strong>Chiesa</strong> al convegno di Parma.<br />

Fondamentale è affermare che la nostra associazione è nata<br />

dall’esigenza di coordinare meglio l’attività dei propri associati attivando,<br />

a tal fine, iniziative e progetti comuni, promuovendo una<br />

serie e attenta riflessione a riguardo dell’attuale situazione del diritto<br />

allo studio universitario e sulla inderogabile necessità di ridisegnare<br />

finalità, compiti e assetti organizzativi anche alla luce dei<br />

profondi cambiamenti socio-demografici, economici, culturali e istituzionali<br />

delle mutate condizioni del quadro normativo, che si è andato<br />

sviluppando negli ultimi tempi.<br />

Per le iniziative si trova ulteriore conferma nell’acquisita conoscenza<br />

dei sistemi per il diritto allo studio di altri paesi della UE, con<br />

i quali è stata recentemente avviata un’intensa attività di scambio e<br />

collaborazione; esiste infatti un organismo europeo che si chiama<br />

Ecsta, European council for student affair, organismo di cui l’Andisu fa<br />

parte insieme agli enti nazionali per il diritto allo studio e alle organizzazioni<br />

di altri 13 o 14 paesi, progressivamente in aumento.<br />

La creazione di un nuovo modello e di un moderno ed efficace<br />

sistema del diritto allo studio universitario diventa, dunque, risposta<br />

obbligata per garantirne la compatibilità con i modelli delle<br />

altre realtà europee, la sua competività in un confronto ormai divenuto<br />

transnazionale e in una logica di servizi di rete, richiede di avviare<br />

un’integrazione funzionale secondo le indicazioni e gli obbiettivi<br />

contenuti nel processo di Bologna che intende realizzare l’Europa<br />

della conoscenza.<br />

* Il testo è trascritto dalla registrazione dell’intervento.<br />

4° CONVEGNO DEI COLLEGI UNIVERSITARI DI ISPIRAZIONE CRISTIANA

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