Scarica l'allegato - Database Comuni Italiani - EdiPol
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- il soggetto che propone l’attivazione dei<br />
sistemi di videosorveglianza, oltre ad approvvigionarsi<br />
di adeguata strumentazione,<br />
connettività e relativa manutenzione,<br />
deve provvedere, nella rigorosa osservanza<br />
della normativa posta a tutela dei<br />
dati personali, anche ai servizi di gestione,<br />
memorizzazione e monitoraggio delle<br />
immagini, con sistemi di allertamento<br />
immediato dell’organo di Polizia dello<br />
Stato nei casi di effettiva esigenza e mettendo,<br />
comunque, a sua disposizione i segnali<br />
e le immagini relative a situazioni di<br />
rischio, appositamente selezionate, ivi<br />
comprese le registrazioni dei fatti che, anche<br />
fuori della flagranza del reato, presentino<br />
anomalie suscettibili di interesse<br />
investigativo, come potrebbe verificarsi<br />
nel caso delle registrazioni di attività che,<br />
ad un successivo approfondimento, possono<br />
risultare fasi preparatorie di un’azione<br />
criminosa e concorrere alla individuazione<br />
dei colpevoli.<br />
- se sussistono i requisiti di pubblico interesse<br />
(necessità, pertinenza, non eccedenza<br />
dei dati e dei trattamenti), può essere<br />
valutata una soluzione mediata, in<br />
forza della quale il flusso delle immagini<br />
prodotte dai sistemi giunga, a seconda degli<br />
obiettivi da vigilare e nel fondamentale<br />
rispetto delle competenze istituzionali,<br />
presso gli organi di Polizia locale ovvero<br />
presso istituti di vigilanza, in grado di garantire<br />
i servizi di monitoraggio ed il conseguente,<br />
eventuale allertamento della sala<br />
o centrale operativa delle Forze di<br />
Polizia statali, nei casi in cui vengano riscontrati<br />
allarmi o anomalie.<br />
Il Ministero, in definitiva, secondo la tradizionale<br />
impostazione, ha ribadito la<br />
centralità delle Forze di Polizia dello Stato<br />
nelle politiche di sicurezza ma ha aperto<br />
agli enti locali in primis ed anche alla vigilanza<br />
privata la strada per concorrere<br />
ciascuno nei limiti delle proprie competenze<br />
al raggiungimento di livelli più alti<br />
di sicurezza nelle città consentendo l’attivazione<br />
e la gestione di sistemi sui quali,<br />
però, intende mantenere il controllo e<br />
servirsene per le attività di Polizia di sicurezza<br />
e di Polizia giudiziaria. Contestualmente,<br />
lo stesso Ministero, però, ha<br />
delegato alle Polizia locali il controllo delle<br />
immagini relative ad obiettivi non ritenuti<br />
sensibili allo scopo di consentire comunque<br />
di esercitare quel ruolo decisivo<br />
nel perseguimento di politiche di sicurezza<br />
urbana. Dopo la realizzazione degli<br />
interventi, un’altra problematica rile-<br />
vata attiene alla gestione del sistema di<br />
sorveglianza avendo riguardo alle peculiarità<br />
ed alle funzioni affidate a ciascun<br />
gruppo di ripresa ed alle situazioni che le<br />
Forze di Polizia statali e quelle locali intendono<br />
controllare e vigilare con continuità.<br />
A tal fine si rende senza dubbio necessaria<br />
la stipula di un protocollo operativo<br />
che disciplini l’utilizzo del sistema, le<br />
finalità che ciascuna telecamera o ciascun<br />
gruppo di ripresa devono perseguire ed<br />
eventualmente la suddivisione oraria della<br />
gestione degli impianti realizzati in<br />
prossimità di obiettivi sensibili. Si potranno<br />
così destinare alcune telecamere al<br />
controllo del traffico durante la giornata,<br />
salvo poi, nelle ore notturne, essere utilizzate<br />
per vigilare su immobili o su arterie<br />
stradali ad alta densità commerciale<br />
(con funzioni preventive). L’esperienza<br />
del Comune di Reggio Calabria, dove, da<br />
quasi un anno, è in funzione un sistema<br />
di videocontrollo del cuore commerciale,<br />
turistico e sociale della città fortemente<br />
voluto dall’amministrazione comunale,<br />
è esemplificativa di come possano esistere<br />
diversi regimi organizzativi e gestionali<br />
dei sistemi di sorveglianza con riferimento<br />
alla condivisione degli strumenti<br />
tra la Polizia municipale e le altre Forze<br />
dell’ordine.<br />
- La sala operativa del Comando di Polizia<br />
municipale, oggi, gestisce in assoluta autonomia<br />
il sistema di videosorveglianza<br />
del centro cittadino ed assicura alle altre<br />
Forze di Polizia la disponibilità delle immagini<br />
solo in caso di attività di Polizia<br />
giudiziaria.<br />
- Il Comando ospita, in sala operativa e<br />
senza poteri attivi di gestione, le immagini<br />
di un altro sistema di videocontrollo relativo<br />
all’area dello stadio “O. Granillo”,<br />
realizzato dal Comune, in attuazione di<br />
provvedimenti anti-violenza negli stadi,<br />
ma gestito in autonomia dalla Questura.<br />
Dopo aver realizzato una serie di interventi<br />
di recupero e di valorizzazione del<br />
quartiere in cui sorge anche lo stadio,<br />
l’amministrazione comunale ha chiesto<br />
ed ottenuto dalla Questura di poter utilizzare<br />
attivamente (con il controllo delle<br />
otto telecamere esterne allo stadio) il sistema<br />
di video controllo con l’obiettivo di<br />
monitorare e di reprimere, attraverso l’intervento<br />
della Polizia municipale ed, ove<br />
occorra, delle altre Forze di Polizia, quelle<br />
piccole forme di micro-criminalità e di<br />
illegalità che ancora persistono nell’area.<br />
A breve, dopo la stipula di un protocollo<br />
52<br />
operativo, il sistema sarà gestito attivamente<br />
dalla Polizia municipale in tutte le<br />
giornate diverse da quelle in cui si svolgono<br />
le partite, quando, invece, il sistema<br />
torna nella piena disponibilità della<br />
Questura.<br />
- La terza esperienza da rappresentare è<br />
forse la più interessante: a seguito di un<br />
protocollo d’intesa stipulato tra la<br />
Prefettura ed il Comune sarà realizzato, a<br />
breve, un sistema di video sorveglianza<br />
importante che consentirà, a regime, di<br />
gestire circa 100 punti di ripresa.<br />
L’accordo prevede che:<br />
- la Prefettura realizzi, con i fondi del<br />
PON, un sistema di videocontrollo degli<br />
obiettivi sensibili e delle grandi direttrici<br />
di transito veicolare e finanzi anche il sistema<br />
di illuminazione e di cablaggio del<br />
quartiere di Sbarre allo scopo di inserirlo<br />
nell’intervento principale, cedendo, a titolo<br />
gratuito al Comune tutte le infrastrutture<br />
realizzate;<br />
- il Comune consenta l’utilizzo, per il funzionamento<br />
del sistema, della rete in fibra<br />
ottica esistente, realizzi la progettazione<br />
tecnica ed esecutiva dell’intera opera nel<br />
rispetto delle indicazioni tecniche del<br />
Ministero dell’Interno e mantenga in efficienza<br />
il sistema assumendosene i relativi<br />
oneri dopo il periodo di garanzia e manutenzione<br />
posto a carico del fornitore;<br />
- la Polizia municipale sia autorizzata dalla<br />
Prefettura ad utilizzare il software applicativo<br />
del “Sistema per il controllo del<br />
territorio della Polizia di Stato” e ad impiegare<br />
gratuitamente il sistema per lo<br />
svolgimento delle funzioni istituzionali,<br />
con l’interazione attiva con il medesimo<br />
previa autorizzazione della Questura.<br />
La progettazione esecutiva, l’individuazione<br />
in Comitato per l’ordine e la sicurezza<br />
pubblica dei punti di ripresa ed il finanziamento<br />
dell’intervento sono fasi già<br />
concluse; dopo la fase di scelta del contraente<br />
curata dalla Prefettura, si potrà dare<br />
inizio ai lavori sotto la direzione tecnica<br />
del Comune. La completa realizzazione<br />
dell’intervento descritto rappresenterà<br />
un modello di riferimento che dimostra<br />
come attraverso una adeguata e propositiva<br />
sinergia tra l’amministrazione centrale<br />
e quelle locali sia possibile raggiungere<br />
alcuni risultati concreti che possono attenuare<br />
il crescente e diffuso senso di insicurezza<br />
degli abitanti dei centri urbani<br />
e contribuire a frenare fenomeni di illegalità<br />
ed altre manifestazioni delittuose<br />
più comuni.