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Scarica l'allegato - Database Comuni Italiani - EdiPol

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iano interesse artistico o storico;<br />

g) le pubbliche piazze, vie, strade e altri<br />

spazi aperti urbani di interesse artistico<br />

o storico;<br />

h) i siti minerari di interesse storico od<br />

etnoantropologico;<br />

i) le navi e i galleggianti aventi interesse<br />

artistico, storico od etnoantropologico;<br />

l) le tipologie di architettura rurale aventi<br />

interesse storico od etnoantropologico<br />

quali testimonianze dell’economia<br />

rurale tradizionale.<br />

Ai sensi della normativa in esame, non<br />

sono soggette a tutela le opere di autori<br />

viventi o la cui esecuzione non risalga<br />

ad oltre 50 anni.<br />

Tale termine è sempre stato considerato<br />

tassativo dalla giurisprudenza (T.A.R.<br />

Lazio, 2 dicembre 1981, n. 1137 - T.A.R.<br />

Abruzzo, 28 marzo 1985, n 143).<br />

L’imposizione del vincolo richiede una<br />

preventiva istruttoria tendente ad accertare<br />

con sicurezza le fonti storiche<br />

e/o documentali. Tale istruttoria è attività<br />

tecnico - discrezionale, finalizzata<br />

ad accertare che il valore dei beni esaminati<br />

possa essere ricondotto ad avvenimenti<br />

storici, di costume o culturali<br />

(T.A.R. Lazio, sez. II, 20 settembre 1991,<br />

n. 1394 - Cons. Stato, sez. VI, 12 dicembre<br />

1992, n. 1055).<br />

Competente in materia di tutela dei beni<br />

culturali è il Ministero omonimo, salvo<br />

per quanto riguarda i manoscritti, autografi,<br />

carteggi, documenti notevoli, incunaboli,<br />

libri, stampe, incisioni aventi<br />

carattere di rarità e pregio per i quali<br />

è competente la Regione.<br />

Il procedimento si concretizza con la<br />

notificazione della “dichiarazione dell’interesse”<br />

ai sensi dell’art. 13, a seguito<br />

di procedimento avviato dal<br />

Ministero (o dalla Regione nei casi previsti)<br />

direttamente o su proposta del soprintendente<br />

o su richiesta della<br />

Regione, della Provincia o del Comune<br />

(art. 12). L’avvio del procedimento va<br />

comunicato al proprietario, possessore<br />

o detentore, ai sensi della legge 7<br />

agosto 1990, n. 241. A conclusione del<br />

procedimento, la dichiarazione deve<br />

essere notificata agli interessati e, se<br />

trattasi di immobili, trascritta nei registri<br />

immobiliari (art. 15).<br />

È consolidato l’indirizzo giurisprudenziale<br />

che impone un particolare rigore<br />

nell’esposizione delle motivazioni<br />

alla base della notificazione di vinco-<br />

lo (Cons. Stato, sez. VI, 26 giugno<br />

1985, n. 353 - T.A.R. Marche, 13 dicembre<br />

1984, n. 529).<br />

Ai sensi dell’articolo 21 del “Codice”<br />

sono subordinati ad autorizzazione del<br />

Ministero:<br />

a) la demolizione delle cose costituenti<br />

beni culturali, anche con successiva<br />

ricostituzione;<br />

b) lo spostamento, anche temporaneo,<br />

dei beni culturali, salvo quanto previsto<br />

ai commi 2 e 3;<br />

c) lo smembramento di collezioni, serie<br />

e raccolte;<br />

d) lo scarto dei documenti degli archivi<br />

pubblici e degli archivi privati per i<br />

quali sia intervenuta la dichiarazione ai<br />

sensi dell’articolo 13;<br />

e) il trasferimento ad altre persone giuridiche<br />

di complessi organici di documentazione<br />

di archivi pubblici, nonché<br />

di archivi di soggetti giuridici privati.<br />

Salvi i casi nei quali si ricorra alla conferenza<br />

di servizi o alla valutazione di<br />

impatto ambientale, in caso di interventi<br />

di edilizia pubblica o privata,<br />

l’autorizzazione di cui al citato articolo<br />

21, comma 4, deve essere rilasciata<br />

Bellezze naturali Cose immobili aventi notevoli caratteri di bellezza naturale<br />

o singolarità geologica, dove gli aspetti e le conformazioni<br />

del terreno, delle acque o della vegetazione conferiscano<br />

caratteri di bellezza e rarità. (art. 9, n. 1, R.D. 3 giugno<br />

1940, n. 1357), ovvero la singolarità geologica ne evidenzi<br />

uno specifico interesse scientifico. (art. 9, n. 2, R.D.<br />

3 giugno 1940, n. 1357).*<br />

Ville, giardini, parchi Non compresi fra quelli assoggettati a tutela dal D. Lgs.<br />

490/1999, Titolo I, ma che si distinguono per la non comune<br />

bellezza, anche in relazione alla flora, all’ambiente,<br />

soprattutto se si trovano entro il perimetro della<br />

città e vi costituiscono una attraente zona verde.<br />

(art. 9, n. 3, R.D. 3 giugno 1940, n. 1357).*<br />

Complessi caratteristici<br />

di immobili<br />

Bellezze panoramiche<br />

90<br />

entro 120 giorni, mentre quando necessiti<br />

il titolo abilitativo edilizio e sia<br />

possibile il ricorso alla DIA di cui al<br />

d.P.R. 6 giugno 2001, 380, l’interessato<br />

trasmette al comune l’autorizzazione<br />

conseguita, corredata dal relativo<br />

progetto.<br />

La tutela dei beni paesaggistici ed ambientali<br />

La parte terza del citato “Codice Urbani”,<br />

prende in esame i beni paesaggistici<br />

ed ambientali ed, in particolare,<br />

all’art. 134 prevede la tutela, in attuazione<br />

dell’art. 9 della Costituzione, per:<br />

a) gli immobili e le aree indicati all’articolo<br />

136, individuati ai sensi degli articoli<br />

da 138 a 141;<br />

b) le aree indicate all’articolo 142;<br />

c) gli immobili e le aree comunque sottoposti<br />

a tutela dai piani paesaggistici<br />

previsti dagli articoli 143 e 156.<br />

Si può porre in evidenza che la distinzione<br />

di cui sopra, era già attuata dalla<br />

normativa previgente ed, in particolare,<br />

dalla legge 29 giugno 1939, n.<br />

1497, laddove per i beni presi in esame<br />

veniva prevista la tutela mediante<br />

provvedimento amministrativo, e dalla<br />

legge 8 agosto 1985, n. 431 “Ga-<br />

Aventi la caratteristica essenziale di una spontanea concordanza<br />

e fusione fra l’espressione della natura e quella del<br />

lavoro umano. (art. 9, n. 4, R.D. 3 giugno 1940, n. 1357).*<br />

Che si possono godere da un punto di vista o belvedere<br />

accessibile al pubblico, nel qual caso sono da proteggere<br />

l’uno e le altre. (art. 9, n. 5, R.D. 3 giugno 1940,<br />

n. 1357).*

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