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Scarica l'allegato - Database Comuni Italiani - EdiPol

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L’articolo 39 del Contratto collettivo<br />

di lavoro dei dirigenti degli enti locali,<br />

al secondo e al terzo comma,<br />

prevede:<br />

“2. Le amministrazioni determinano<br />

la graduazione delle funzioni dirigenziali,<br />

cui è correlato il trattamento<br />

economico di posizione, ai<br />

sensi dell’art. 24 del D.Lgs. n. 29 del<br />

1993 e succ. mod. ed int.. Le funzioni<br />

sono graduate tenendo conto<br />

di parametri connessi alla collocazione<br />

della struttura, alla complessità<br />

organizzativa, alle responsabilità<br />

gestionali interne ed esterne.<br />

3. Le Amministrazioni attribuiscono<br />

un valore economico ad ogni posizione<br />

dirigenziale prevista nell’assetto<br />

organizzativo dell’ente, in base<br />

alle risultanze della graduazione<br />

di cui al comma precedente e secondo<br />

i criteri indicati negli artt. 40,<br />

41 e 42 che non prefigurano alcun<br />

modello organizzativo”.<br />

Le norme ora riportate stabiliscono,<br />

quindi, che l’amministrazione deve<br />

individuare le “posizioni dirigenziali”<br />

e inserire queste, in relazione alla<br />

tipologia delle funzioni che vi sono<br />

collegate e al loro livello di responsabilità<br />

(“collocazione della<br />

struttura, complessità organizzativa,<br />

responsabilità gestionali interne ed<br />

esterne della relativa funzione”), in<br />

MARIO ZACCARIA<br />

Docente all’Università di Foggia<br />

LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI<br />

DELLA POLIZIA MUNICIPALE<br />

AI FINI DELLA CORRESPONSIONE<br />

DEL FONDO DI RISULTATO<br />

una delle tre fasce di valori in cui la<br />

normativa ripartisce la cd. indennità<br />

di posizione (a,b,c). L’indennità, pertanto,<br />

secondo la norma in esame,<br />

può essere corrisposta in misura diversa<br />

per le varie posizioni dirigenziali<br />

anche di una stessa fascia.<br />

La normativa in esame ha considerato<br />

che alcune posizioni, pur avendo<br />

funzioni genericamente caratterizzate<br />

da uno stesso ambito di responsabilità,<br />

potessero essere ulteriormente<br />

specificate e graduate ed<br />

ha di conseguenza diversificato anche<br />

la corresponsione della relativa<br />

indennità.<br />

La norma ha pertanto stabilito per la<br />

concreta attribuzione di tale indennità<br />

un limite minimo ed un limite<br />

massimo entro i quali collocare concretamente<br />

le singole posizioni dirigenziali.<br />

Ciò emerge con tutta evidenza dal<br />

fatto che la norma, disponendo che<br />

la indennità di posizione di ciascuna<br />

fascia possa essere variabile, chiaramente<br />

autorizza l’amministrazione<br />

a differenziare l’indennità di posizione<br />

in relazione alla specifica posizione<br />

che il dirigente occupa “nella<br />

struttura organizzativa dell’ente”.<br />

Ma non è detto che solo i dirigenti<br />

possano fruire della cosiddetta indennità<br />

accessoria relativa alla erogazione<br />

del fondo di risultato.<br />

L’articolo 6 del contratto, Sistema di<br />

100<br />

valutazione, prevede infatti che:<br />

“In ogni ente sono adottate metodologie<br />

permanenti per la valutazione<br />

delle prestazioni e dei risultati dei dipendenti,<br />

anche ai fini della progressione<br />

economica di cui al presente<br />

contratto; la valutazione è di competenza<br />

dei dirigenti, si effettua a cadenza<br />

periodica ed è tempestivamente<br />

comunicata al dipendente, in<br />

base ai criteri definiti ai sensi dell’art.<br />

16, comma 2, laddove è previsto alla<br />

lettera d. che: gli enti devono adottare<br />

una metodologia permanente di<br />

valutazione di cui all’art. 6.”<br />

E allora come può essere questa metodologia<br />

relativamente al personale<br />

della Polizia municipale?<br />

Bisogna innanzitutto stabilire:<br />

1) L’individuazione, attraverso il Regolamento<br />

di Organizzazione, degli<br />

ambitiCentrali/Coordinatori/Respons<br />

abili di Servizio Autonomo e dei Dirigenti<br />

di Servizio/Progetto nell’ambito<br />

della P.m. per comprendere la<br />

dinamica con la quale si perviene alla<br />

costruzione del Piano Esecutivo:<br />

pervenire, cioè ad un Dettagliato degli<br />

Obiettivi (strumenti chiave del sistema<br />

di direzione per gli obiettivi).<br />

2) Costruzione del piano generale<br />

con la concorrenza di tutti gli operatori.

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