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Rapporto TEPSI I anno

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Il vantaggio principale rispetto agli altri cicli termochimici citati consiste<br />

nella presenza di due soli step reattivi: il primo, endotermico, comporta la<br />

dissociazione dell’ossido metallico nel metallo o in un ossido “ridotto”, con<br />

formazione di O2 attraverso calore fornito dall’esterno (fonte solare,<br />

nucleare etc), mentre il secondo è esotermico e consiste nell’idrolisi del<br />

metallo formato in precedenza, per dare H2.<br />

Sono stati proposti molti cicli di questo tipo: ZnO/Zn, Fe3O4/FeO (anche<br />

con eventuale parziale sostituzione del ferro con un altro metallo),<br />

TiO2/TiOx, Mn3O4/MnO, Co3O4/CoO.<br />

A oggi tranne i primi due, gli altri sembrerebbero non risultare di grande<br />

interesse pratico.<br />

Il Ciclo ZnO-Zn<br />

Il ciclo basato sulla reazione redox che coinvolge ZnO è composto dalle<br />

seguenti reazioni:<br />

ZnO → Zn + 0.5 O2<br />

Zn + H2O → ZnO + H2<br />

La prima reazione presenta ∆H 0 =478 kJ/mol e la temperatura a cui la<br />

costante di equilibrio è pari a 1 è 2350 K. Il flusso gassoso deve essere<br />

raffreddato o separato ad alta temperatura per prevenire la ricombinazione<br />

di Zn ed O2. E’ possibile, usando sistemi ricettori rotanti, utilizzare lo ZnO<br />

contemporaneamente come ricettore della radiazione solare, isolante<br />

termico e reagente chimico.<br />

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