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Rapporto TEPSI I anno

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Qualora all’interno della cavità si sottraesse potenza termica, la<br />

temperatura del sistema diminuirebbe e con essa le perdite legate al re-<br />

irraggiamento. Ad esempio, considerando una temperatura pari a 1000K<br />

tali perdite si ridurrebbero a 1/16.<br />

Pertanto per avere un captatore efficiente bisogna ridurre il re-<br />

irraggiamento contenendo la temperatura frontale dell’apparato (con un<br />

energico raffreddamento interno) e agire sulla potenza riflessa grazie a una<br />

opportuna scelta dei materiali. Tali materiali dovr<strong>anno</strong> possedere ottima<br />

capacità assorbente della radiazione solare.<br />

Una volta fissata la temperatura e il tipo di fluido il ingresso al ricevitore e<br />

imponendo la potenza utile necessaria è possibile risolvere il problema.<br />

Per quanto riguarda la potenza utile essa può essere stabilita<br />

considerando che per l’impianto pilota progettato da ENEA (Cap. 1) di<br />

riferimento per il progetto <strong>TEPSI</strong>, la potenza richiesta alla dissociazione è<br />

pari a circa 131 kW. In vista di uno scaling-up del sistema è ragionevole<br />

suppore di poter effettuare la dissociazione indiretta con un sistema<br />

formato da più moduli ricevitore, ad esempio da 65 kW (circa metà del<br />

fabbisogno dell’impianto pilota). Dividendo tale valore per un coefficiente<br />

opportuno è possibile stimare la potenza che è necessario conferire al<br />

fluido di supporto all’interno di un modulo.<br />

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