29.10.2014 Views

complimenti a.... - Siae

complimenti a.... - Siae

complimenti a.... - Siae

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

VIVAmiti d’oggi<br />

Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia<br />

RUGIADA<br />

SENZA FRONTIERE<br />

di Valerio Magrelli<br />

Un’impresa spagnola ha iniziato a<br />

commercializzare un nuovo dispositivo di<br />

cattura e impiego dell’energia delle nuvole.<br />

Si chiama “captatore di nebbia” e consiste in<br />

una rete montata su dei pali in grado di<br />

intercettare le goccioline in sospensione,<br />

presenti nei venti che trasportano le nubi.<br />

Una tecnica innovativa sebbene con radici<br />

molto antiche. Già, nel XV secolo, gli indigeni<br />

delle Canarie utilizzavano degli alberi piantati<br />

davanti a delle pareti rocciose per raccogliere<br />

l’acqua. In un futuro prossimo venturo sarà<br />

così possibile bere nebbia, fare cin cin con la<br />

bruma, distillare la rugiada.<br />

Sembra che finalmente, per il nostro ambiente,<br />

le cose stiano cominciando a cambiare.<br />

Dopo la folle corsa all’industrializzazione<br />

selvaggia, una nuova consapevolezza<br />

inizia a farsi strada, sia nel segreto delle coscienze,<br />

sia negli scambi di mercato. Anche<br />

prima dei benemeriti proclami di Obama, è<br />

stato ormai assodato che l’economia “verde”<br />

riserva ai suoi seguaci un’enorme capacità<br />

d’impiego. Come risulta da un recente<br />

rapporto dell’Organizzazione internazionale<br />

del lavoro (OIT), si annuncia infatti la possibilità<br />

di individuare milioni di posti di lavoro,<br />

i quali, oltre a risolvere una situazione<br />

sociale sempre più difficile, “contribuiranno<br />

alla tutela o al ristabilimento della<br />

qualità dell’ambiente”. Energie rinnovabili,<br />

attività di riciclaggio, trattamento dei rifiuti,<br />

nuovi sistemi di costruzione, non andranno<br />

perciò considerati come altrettanti<br />

freni rispetto alla crescita, bensì come fattori<br />

di sviluppo.<br />

In tale prospettiva, un ruolo fondamentale<br />

viene ovviamente ricoperto dalla ricerca. Ed<br />

è proprio da questo campo che provengono<br />

le maggiori sorprese. L’ultima in ordine di<br />

tempo, insieme sorprendente e redditizia,<br />

riguarda una nuova fonte di energia. Stiamo<br />

parlando della rugiada, riguardo alla quale<br />

un’impresa spagnola ha cominciato a commercializzare<br />

un nuovo dispositivo di cattura<br />

ed impiego. L’idea risulta semplicissima,<br />

e secondo i suoi promotori potrebbe garantire<br />

l’accesso all’acqua per numerose comunità<br />

rurali costrette a vivere in regioni<br />

aride. Il tutto, facendo a meno di costruire<br />

costose infrastrutture.<br />

Come ha spiegato Gaëlle Dupont su Le<br />

Monde, quando la pioggia non cade in quantità<br />

sufficiente, gli uomini possono catturare<br />

il vapore presente nell’aria ricorrendo a<br />

un dispositivo dal poetico nome di “captatore<br />

di nebbia”. Si tratta di fissare delle reti mobili,<br />

in plastica o acciaio, su pali di acciaio inox<br />

alti dai due ai tre metri, da collocarsi di fronte<br />

ai venti che trasportano nuvole. Le goccioline<br />

in sospensione, che formano appunto la bruma,<br />

sono così intercettate dalle reti, dove, aggregandosi,<br />

finiscono per formare un filo<br />

d’acqua che può essere trasportato o immagazzinato.<br />

Il rendimento medio è di circa venti litri<br />

d’acqua al giorno.<br />

La tecnica che ispira questi “captatori” è in<br />

verità ancestrale. Come ha ricordato lo storico<br />

del clima Alain Gioda, “l’esistenza di<br />

alberi-fontane è stata menzionata per la prima<br />

volta nel XV secolo, quando i conquistatori<br />

castigliani si impadronirono delle<br />

Canarie. Già allora, per raccogliere l’acqua,<br />

gli indigeni utilizzavano degli alberi piantati<br />

davanti a pareti rocciose”. Già allora,<br />

dunque, il funzionamento di questa macchina<br />

idraulica dipendeva dalla buona localizzazione<br />

dei dispositivi. L’affinamento tecnologico<br />

ha fatto il resto: adesso, mentre la<br />

durata dei materiali supera i cinque anni, il<br />

costo appare estremamente contenuto. Va<br />

infine rilevato che il sistema, oltre ad essere<br />

del tutto silenzioso, non consuma energia.<br />

Ad assicurarlo è la fondazione destinata<br />

alla diffusione dei captatori nei paesi in<br />

via di sviluppo. Il suo nome: Agua sin<br />

Fronteras (Acqua senza Frontiere).<br />

Che magnifico espediente! Bere nebbia, procedere<br />

allo stoccaggio della rugiada… Ogni<br />

mezzo va bene, se si tratta di salvare<br />

l’ambiente. Sempre, però, che l’ambiente<br />

non si vendichi, e non prepari qualche repentina,<br />

improvvida vendetta, contro questi<br />

ingegnosi “ladri di nuvole”.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!