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complimenti a.... - Siae

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VIVAhanno detto<br />

a cura di Letizia Pozzo<br />

FEAGARL SHARKEY,<br />

RESPONSABILE UK<br />

MUSIC (associazione<br />

di discografici, artisti<br />

e produttori)<br />

“L’industria deve dare<br />

ai consumatori quello<br />

che vogliono, in<br />

maniera legittima,<br />

assicurandosi che gli<br />

artisti, i compositori e le case discografiche<br />

siano pagate”.<br />

La Repubblica , 20 gennaio 2009<br />

GERD<br />

LEONHARD,<br />

AUTORE DEL<br />

LIBRO<br />

The future of<br />

Music<br />

“Dobbiamo<br />

metterci dalla<br />

parte dei<br />

consumatori, di<br />

quei ragazzi di 15<br />

anni che usano<br />

Facebook, Twitter, Songza o Youtube, loro<br />

sono clienti dell’industria per i prossimi venti<br />

anni. Io credo che non si debba combattere il<br />

filesharing o le forme di network sociale che si<br />

stanno affermando, ma bisogna andare a un<br />

accordo con le compagnie telefoniche e gli<br />

internet provider che guadagnano tantissimo<br />

dal download di musica, film e altri contenuti.<br />

Io e tanti ragazzi oggi paghiamo un<br />

abbonamento per una connessione a banda<br />

larga per poter condividere contenuti digitali<br />

non certo per scambiarci mail. Credo che si<br />

debba chiedere aiuto ai Governi, ai paesi che<br />

hanno cominciato a capire che non si può fare<br />

finta di niente. L’idea della licenza legale (un<br />

abbonamento mensile per scaricare ciò che si<br />

vuole) sta facendo grandi passi avanti in<br />

Francia e Gran Bretagna con l’idea di far<br />

pagare una quota fissa alle grandi telecom<br />

telefoniche”.<br />

Il Manifesto, 21 gennaio 2009<br />

BOOSTA,<br />

TASTIERISTA DEI<br />

SUBSONICA<br />

“Sono convinto che la<br />

musica goda di ottima<br />

salute, in<br />

controtendenza con<br />

l’andamento<br />

pachidermico della<br />

discografia e del suo<br />

business che non hanno saputo tenere botta<br />

alla tecnologia. Noi veniamo da un tour di un<br />

anno sempre sold out : la gente risparmia su<br />

memorabilia, ma non sui biglietti di un<br />

concerto. La morte del cd è un suicidio più che<br />

un assassinio. La musica è come l’acqua: meno<br />

dighe ci sono, più gocce arrivano”.<br />

Corriere della Sera, 26 gennaio 2009<br />

GIUSEPPE GARGANI,<br />

PRESIDENTE DELLA<br />

COMMISSIONE<br />

GIURIDICA DEL<br />

PARLAMENTO<br />

EUROPEO<br />

“Non possiamo<br />

smettere, ad ogni<br />

livello, di alimentare la<br />

cultura, come persone e come politici: è un<br />

terreno che va perennemente coltivato. Sul<br />

piano politico e dell’interesse generale, per<br />

esempio, il problema della pirateria<br />

rappresenta un ostacolo continuo per lo<br />

sviluppo della creatività. La Commissione<br />

giuridica del Parlamento europeo sta<br />

lavorando per garantire, nello stesso tempo il<br />

rispetto del diritto d’autore e gli interessi dei<br />

fruitori. In fondo, questi due principi si<br />

trovano nella Dichiarazione Universale dei<br />

Diritti Umani; in particolare l’articolo 27<br />

recita (al punto 2): ‘ogni individuo ha diritto<br />

alla protezione degli interessi morali e<br />

materiali derivanti da ogni produzione<br />

scientifica, letteraria e artistica’ ”.<br />

<strong>Siae</strong>news, www.siae.it, 11 febbraio 2009<br />

GEOLOGIST (BRIAN<br />

WEITZ), ANIMAL<br />

COLLECTIVE<br />

“Oggi la gente può<br />

accumulare grandi<br />

quantità di musica in<br />

tempi talmente brevi<br />

che se ne dimentica. E<br />

poi la mettono sul loro<br />

iPod su shuffle e non<br />

sanno nemmeno cosa<br />

stanno ascoltando, mentre l’ascoltano! Oppure<br />

scaricano qualcosa, ne ascoltano 20 secondi e<br />

se non gli piace lo cancellano. Invece io da<br />

piccolo, non avevo molti soldi e quando<br />

compravo un disco lo ascoltavo tutto. Se non<br />

mi piaceva non lo buttavo (…) Mi dicevo: ‘<br />

Però la copertina è così bella… magari è il caso<br />

di riascoltarlo’… e diventava uno dei miei<br />

dischi preferiti! Forse oggi non sarebbe<br />

possibile, è scomparsa l’idea che la musica sia<br />

qualcosa a cui devi dedicare tempo e impegno.<br />

Per me gli album davvero memorabili sono<br />

opere compiute che voglio ascoltare senza<br />

interruzione, dall’inizio alla fine e poi ancora.<br />

Noi teniamo molto all’idea di fare un disco<br />

con un inizio e una fine. Vogliamo che il nostro<br />

pubblico lo ascolti per intero. Oggi, invece, la<br />

regola è stare attenti all’attacco e alla coda<br />

delle canzoni. (…) non ho intenzione di creare<br />

un disco tenendo a mente come suonerà su un<br />

iPod shuffle”.<br />

Rolling Stone, febbraio 2009<br />

MORISSEY, LEADER<br />

SMITHS<br />

“La musica pop oggi è<br />

diventata un trucco per<br />

abbagliare la gente,<br />

suoni supersonici e<br />

produzioni pazzesche<br />

per distrarre<br />

l’attenzione. Io vengo<br />

dalla musica vera.<br />

Quando ero bambino la gente non aveva<br />

neanche l’autoradio. Gli appassionati erano<br />

visti come marziani. Ora più abusiamo della<br />

musica, più il suo potere diminuisce. Oggi tutti<br />

vivono con il sogno di far parte di un reality<br />

show, come se diventare rockstar fosse un<br />

diritto acquisito”.<br />

La Repubblica, 5 febbraio 2009

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