13.07.2015 Views

Linguaggio e Filosofia in Wittgenstein - Centro Studi e Ricerche Aleph

Linguaggio e Filosofia in Wittgenstein - Centro Studi e Ricerche Aleph

Linguaggio e Filosofia in Wittgenstein - Centro Studi e Ricerche Aleph

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

“Le situazioni si possono descrivere, non denom<strong>in</strong>are. (I nomisomigliano a punti; le proposizioni, a frecce: Esse hanno unsenso.)” 100 .Per raffigurare la realtà, tuttavia, la proposizione deve avere <strong>in</strong>comune con la realtà raffigurata la forma logica, ovvero il complessodelle sue possibilità comb<strong>in</strong>atorie. Senza questa comunanza, laproposizione non potrebbe raffigurare alcunché. Ma la forma logica,come già abbiamo avuto modo di vedere a proposito dell’immag<strong>in</strong>e,non può essere oggetto di raffigurazione da parte della proposizione,<strong>in</strong> quanto essa può raffigurare legittimamente solo possibili stati dicose, mentre la forma logica costituisce la condizione dirappresentabilità e corrispondenza di essi per mezzo diproposizioni 101 .Per rappresentare la forma logica, la proposizione dovrebbesnaturarsi e situarsi oltre ciò che le regole logiche impongono. In altreparole, essa dovrebbe porsi fuori dal mondo perché, per Wittgenste<strong>in</strong>,i limiti della logica sono anche i limiti del mondo. Ma ciò, per ilfilosofo austriaco è impossibile:“La proposizione può rappresentare la realtà tutta, ma non puòrappresentare ciò che, con la realtà, essa deve avere <strong>in</strong> comune per100 Ivi, prop. 3.144.101 Cfr. S. Soleri, op. cit., p. 183.39

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!