Linguaggio e Filosofia in Wittgenstein - Centro Studi e Ricerche Aleph
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“La possibilità di verità delle proposizioni elementari sono lecondizioni della verità e falsità delle proposizioni” 112 .4.3.1 Le costanti logicheLa “e” della proposizione “Luca ha l’<strong>in</strong>fluenza e Marco ha lafebbre”, e la “o” di “Marco è a casa o al bar”, costituiscono, <strong>in</strong>siemead altre espressioni come ad esempio “non”, “se…allora”, se e solose”, quelle che già Russel e Frege <strong>in</strong>dicavano con l’espressione“costanti logiche”.A differenza di quanto ritenevano questi, per Wittgenste<strong>in</strong>,poiché non esistono oggetti logici, le costanti logiche non significanoalcunché:“Il mio pensiero fondamentale è che le «costanti logiche» non sianorappresentanti; che la logica dei fatti deve non possa avererappresentanti” 113 ;“Oggetti logici non vi sono” 114 .Quelle che Russell e Frege chiamano costanti logiche, qu<strong>in</strong>di,per Wittgenste<strong>in</strong> hanno il solo ruolo di mostrare “<strong>in</strong> quale modo lepossibilità di verità delle proposizioni elementari condizionano le112 L. Wittgenste<strong>in</strong>, Tractatus logico philosophicus, <strong>in</strong> Tractatus logico-philosophicus cit., prop.4.41.113 Ivi, prop. 4.0312.114 Ivi, prop. 4.441.44