Linguaggio e Filosofia in Wittgenstein - Centro Studi e Ricerche Aleph
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5 “CIO’ CHE NON PUO’ ESSERE DETTO”5.1 Metafisica, Mistico, ScetticismoLa teoria raffigurativa del l<strong>in</strong>guaggio comporta l’impossibilitàper la metafisica di costituirsi come forma di sapere sensato. La naturadel l<strong>in</strong>guaggio, <strong>in</strong>fatti, fa sì che si possono considerare sensate solo leproposizioni della scienze naturali, giacché esprimono situazionipossibili che, come tali, possono essere vere o false.Di conseguenza, la metafisica, con la sua pretesa di cogliere ilmondo come totalità, di parlare di realtà non sensibili, è dest<strong>in</strong>ata alfallimento e all’<strong>in</strong>sensatezza, perché del mondo si può dire solamenteche esso è e non com’è. Il come del mondo, dice Wittgenste<strong>in</strong>,rappresenta quel mistico, quell’<strong>in</strong>effabile, che può essere solomostrato, ma non detto. Esso sfugge ad ogni possibilità dirappresentazione da parte del nostro l<strong>in</strong>guaggio, ragion per cui essodeve sfuggire anche alla tentazione di produrre proposizioni da partedel soggetto, perché esse sarebbero solo proposizioni <strong>in</strong>sensate:“Non come il mondo è, è il Mistico, ma che esso è”. 133Di idee diverse riguardo all’<strong>in</strong>terpretazione della metafisica èstato Popper, per il quale, come vedremo nelle parti dedicate alleconclusioni, la metafisica, anche se non può essere considerata una133 Ivi, prop. 6.44.52