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PSR 2003-2005 - Dronet

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Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 del 27 agosto <strong>2003</strong> 11• renda il cittadino sempre più competente nella scelta di stili di vita salubri e nellainterazione con i servizi socio sanitari;• metta in campo équipe socio-sanitarie preparate ed attive, in grado di sostenereuna «interazione produttiva» con i cittadini in modo da raggiungere i risultaticlinici e funzionali più adatti alla loro specifica condizione.Tutto questo richiede che il medico di medicina generale divenga sempre più, neifatti, il perno del nostro sistema sanitario. Il Piano propone a questi operatori, conle equipe territoriali, un percorso di integrazione funzionale e organizzativa con icentri di salute, la continuità assistenziale, i dipartimenti territoriali, attraversoforme associative che permettano di sviluppare, di concertare obiettivi di salute,migliorare i percorsi assistenziali per le principali malattie cronico degenerative equindi anche l’appropriatezza nella prescrizione di farmaci, visite specialistiche ericoveri.❑ Ugualmente sul territorio saranno sviluppate le aree di offerta per l’integrazionedei percorsi assistenziali per anziani, salute mentale, dipendenze, disabili, minori cheprevedono una condivisione di responsabilità tra sociale e sanitario.L’idea che il Piano persegue è chiara: finché si può è fondamentale vivere nelproprio quartiere, nella propria strada e in un ambito familiare conosciuto.Sarà ampliato il ventaglio delle opzioni disponibili (assistenza domiciliare, assegnodi cura, nuovi servizi semiresidenziali e residenziali) cercando di qualificare e contenereil ricorso alla istituzionalizzazione, valorizzando i bisogni delle persone e cercandodi offrire risposte sempre più personalizzate, il cui fine ultimo sia anche larisocializzazione dell’interessato.Su questo terreno l’Umbria rifiuta le politiche segreganti che il Governo centralepropone nei settori della salute mentale e delle dipendenze, confermando il nostroorientamento a favore della strada aperta dalla riforma psichiatrica e la politica diriduzione del danno.Allo stesso modo il nostro SSR resta aperto ai bisogni di salute degli immigrati,riconoscendo nella tutela della salute un diritto primario di tutti gli esseri umani,indipendentemente dalla nazionalità, religione, gruppo etnico, classe sociale di appartenenza.❑ La rete ospedaliera regionale può contare su un numero di posti letto sostanzialmenteadeguato ai nostri bisogni assistenziali ed ha già acquisito negli ultimi annidue nuovi nosocomi (Città di Castello e Orvieto). Il Piano si propone di completarnel’ammodernamento tramite:• il completamento delle opere già attivate, come: il Polo Unico a S. Andrea delleFratte a Perugia, con la cui realizzazione l’Umbria si doterà di un prestigiosocomplesso ospedaliero dove convergeranno le competenze anche della Facoltà diMedicina e Chirurgia e che costituirà uno dei punti di riferimento per la Sanitàdell’Italia Centrale; l’inaugurazione del nuovo ospedale di Foligno che sarà attivoentro il 2004, la profonda ristrutturazione del nosocomio di Spoleto e gliinterventi per il nuovo DEA di Terni, permetteranno un ulteriore, fondamentalesviluppo della rete dell’emergenza urgenza;• l’attivazione delle opere edilizie per il nuovo ospedale dell’emergenza a Branca(per Gubbio e Gualdo) permetterà di concludere entro pochi anni il processo diammodernamento di tutta questa parte della rete ospedaliera regionale.Da noi non chiudono gli ospedali di territorio: Todi e Marsciano saranno un unicopresidio ospedaliero e in questa tipologia confluiranno, integrandole opportunamente,le attività attualmente svolte a Narni Amelia, Castiglione del Lago e Cittàdella Pieve.Altri ospedali di territorio come Umbertide si sono parzialmente riconvertiti insignificativi centri di riabilitazione e anche strutture come Trevi, Passignano e Montefalcohanno sviluppato importanti processi di riconversione e sono oggi utilissimi alservizio sanitario umbro.In tal modo noi avremo tra pochi anni una rete ospedaliera completamente rinnovata,con una rete di ospedali per l’emergenza urgenza integrata dall’elisoccorso eduna di ospedali di territorio che in forte collegamento con i medici di base garantiscacure di qualità per definite condizioni di riacutizzazione delle più comuni malattiecronico degenerative.È inoltre previsto lo sviluppo delle attività di riabilitazione (neurologica, cardiolo-

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