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PSR 2003-2005 - Dronet

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218Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 del 27 agosto <strong>2003</strong>8.2.2. PREVENZIONE E ASSISTENZA ONCOLOGICA.Il progetto ha incontrato difficoltà nella messa a regime delle indicazioni organizzativefornite dal <strong>PSR</strong> 1999-2001, che rimangono fortemente attuali.L’ulteriore sviluppo delle attività epidemiologiche del Registro Tumori Umbro diPopolazione ha però permesso di acquisire una mole di conoscenze estremamenteconsistenti, in parte illustrate nella sezione 2 del Piano, e che rappresentano indubbiamentela base conoscitiva più sviluppata ed affidabile oggi presente nella sanitàregionale.Di particolare rilevanza sono i dati sulla sopravvivenza dei nostri pz in relazione aquelli di altre regioni italiane, confronto reso possibile solo grazie alla qualità del lavoroepidemiologico svolto e che evidenziano come per molte patologie i nostri servizi garantiscanosopravvivenze in linea con quelle delle migliori regioni italiane e talora (mammella)garantiscano addirittura la più alta sopravvivenza registrata in Italia.Su questa base la programmazione sanitaria colloca tra gli interventi del prossimotriennio:• la conferma del modello pubblico a gestione territoriale integrata;• lo sviluppo delle attività di prevenzione primaria, con piani integrati per laprevenzione dei tumori che devono avere una particolare cogenza nella ASL n. 1;• lo sviluppo delle attività epidemiologiche basate sul RTUP al fine di acquisireelementi di valutazione sugli outcome dei servizi oncologici aziendali e degliscreening di popolazione, utilizzare i dati nella prevenzione ambientale e neiluoghi di lavoro e verificare l’equità di accesso - geografica, socio economica,etc. - alle cure oncologiche;• il consolidamento degli screening di popolazione già avviati (mammella ed utero),e attivazione dello screening per il carcinoma del colon retto;• lo screening della prostata;• l’omogeneizzazione dei servizi aziendali nei confronti degli screening per i qualinon vi è evidenza di efficacia e che quindi non possono essere posti a carico delfondo sanitario regionale (es. prostata);• l’attivazione della rete regionale di assistenza oncologica con le seguenti articolazioni:- Centro regionale di riferimento. Il Centro sarà dotato di una sede propriapresso il CREO e ad esso faranno riferimento il RTUP (Registro Tumori Umbrodi Popolazione) e l’infrastruttura informatica regionale per l’oncologia. L’attivitàdel Centro sarà guidata da un comitato scientifico rappresentativo dellecomponenti professionali presenti nella rete oncologica regionale, nominatodall’Assessorato regionale, d’intesa con l’Università;- attivazione dei Poli oncologici nelle AO di Perugia e Terni;- definizione di percorsi integrati che garantiscano il governo clinico in oncologiae ottimali relazioni con i servizi oncologici delle ASL;- integrazione tra attività oncologiche e radioterapiche, anche tramite creazionedi dipartimenti aziendali;- intergrazione funzionale tra servizi oncologici, servizi ospedalieri di terapia deldolore ed i servizi distrettuali di cure palliative;- valorizzazione, nell’ambito dell’appropriatezza gestionale complessiva del progetto,del ruolo del volontariato;• la verifica della possibilità di collocare una eventuale proiezione dell’IstitutoEuropeo di Oncologia (Ist. Tumori di Milano) in Umbria ed in particolare aSpoleto, garantendo ulteriori elementi di qualificazione dell’assistenza oncologicaregionale e puntando ad ottimizzare l’offerta in quei settori nei quali i dati disopravvivenza sono inferiori all’atteso.8.2.3. PROMOZIONE E TUTELA DELLA SALUTE MENTALE.In una fase in cui, a livello nazionale, tentano di imporsi spinte fortemente regressivenel settore della Salute Mentale, l’Umbria, per il bagaglio acquisito, intende riproporreuna visione della malattia mentale curativa, evolutiva e, soprattutto, finalizzata allariconquista di un reale diritto di cittadinanza per gli utenti ed i loro familiari. In questaottica appare ormai anacronistica e disfunzionale la dicotomia tra salute mentale e

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