PSR 2003-2005 - Dronet

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Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 del 27 agosto 2003 2098 AZIONI DI PIANO.Le azioni di Piano definiscono, in accordo con le disposizioni programmatichegenerali, la politica sanitaria regionale in alcuni settori di attività ritenuti cruciali e/oparticolarmente qualificanti per lo sviluppo del SSR. Ad esse si aggiungono, ove giànon ricomprese, le azioni previste dal Piano Sanitario Nazionale 2003-2005.Si tratta di tematiche in cui è possibile trovare sia aree di intervento da sempre alcentro della programmazione nazionale e regionale (prevenzione nei luoghi di lavoro,salute materno infantile, salute mentale, oncologia, etc), sia terreni innovativi dilavoro (cure palliative, genetica clinica, etc.).Il Piano sviluppa le politiche di settore a partire da una visuale più matura rispettoai cicli passati, in quanto:— dispone delle valutazioni derivanti dal completamento del ciclo programmaticoprecedente (Relazione su assetti e processi organizzativi attivati dal PSR 1999-2001,Regione Umbria 2002), il che consente di differenziare le aree in due grandi gruppi:• quello della continuità progettuale, in base alla positiva valutazione dei processiattivati e dal mantenimento di condizioni «ambientali» ed applicative stabili;• quello della ridefinizione o nuova definizione progettuale dove invece la coppiaconcettuale «esito organizzativo/stabilità ambientale» ha avuto una diversa connotazioneo si è imposta la novità della materia;— declina gli obiettivi di salute in ciascuna progetto a partire dai contenuti dellasezione 4;— grazie alla opzione a favore del governo clinico (vedi sezione 7.1) dispone ora diuna strategia operativa globale per comporre interessi manageriali e professionali.Sul terreno metodologico la programmazione socio sanitaria regionale imposta le politichedi settore individuando in questa sede i problemi di salute prioritari (all’interno dellearee problematiche cui fanno capo gli obiettivi del PSR -vedi sezione 4) e le linee fondantidella organizzazione - riorganizzazione che sono necessarie per garantire la qualità degliinterventi, rimandando a linee di indirizzo vincolanti ai sensi della legge 3/98, specificheper ciascun argomento, la definizione dettagliata di ciascuna azione progettuale.In sede di PAL vengono individuate le quote complessive di fondi che le ASL e le AOdestinano allo sviluppo specifico delle azioni di Piano.8.1. Dare continuità alle progettualità consolidate.8.1.1. PROGETTO SANGUE.Rispetto al PRS 1999-2001 i problemi di salute del nuovo piano concernenti latutela dei donatori di sangue, non prevedono significative modificazioni anche perchévengono rispettati tutti i quesiti di idoneità previsti dalla legislazione vigente, ivi compresala validazione del sangue e degli emocomponenti (ACV-RNA/NAT), metodicaresa operativa a far tempo 28 giugno 2002 come previsto C.M. 19 dicembre 2001, n. 14.Si devono invece adeguare la tutela dei riceventi la trasfusione di emocomponentimettendo a regime nuove metodiche previa una analisi costo-efficacia, adatte all’inattivazionedegli agenti infettanti, virus ed altri patogeni, eventualmente presentinegli emocomponenti labili.I problemi di assistenza trasfusionale presuppongono l’autosufficienza regionale persangue ed emocomponenti. Parimenti vanno consolidate le attività dei Centri di raccolta edei Sevizi trasfusionali regionali. A questo fine uno strumento organizzativo importantesarà il miglioramento del sistema informatico regionale che consentirà di creare una listadi donatori disponibili per la plasmaferesi, piastrinoaferesi, plasma-piastrinoaferesi. Potremoinoltre realizzare un sistema di rete che ci farà utilizzare al meglio le risorse di sangueed emocomponenti disponibili. Anche se, va sottolineato, non abbiamo liste di attesa pertrasfusioni ed indagini immunoematologiche per pazienti degenti e non degenti.Rappresentano obiettivi per il nuovo triennio:1) mantenere l’autosufficienza del sangue;2) liste informatiche di tutti i donatori disponibili;3) uso del sangue in stretta osservanza degli standard terapeutici.
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