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PSR 2003-2005 - Dronet

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Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 del 27 agosto <strong>2003</strong> 155D.1.) Aspetti normativi.Il DPCM 14 febbraio 2001 torna nella sostanza ad affermare la stretta integrazionetra le azioni sanitarie e le azioni sociali per quanto attiene alla cura ed alla assistenzadegli utenti affetti da patologie psichiatriche, a partire fin dalle prime fasi del processoassistenziale, anche se in realtà i criteri di ripartizione della spesa vanno poi a restringerel’ambito di tale integrazione. Infatti per quanto riguarda le strutture residenziali e semiresidenziali,in particolare per come esse sono descritte e classificate nella DCR 7 luglio1997, n. 372, «Piano regionale di riorganizzazione dei servizi e delle attività di Tuteladella Salute Mentale», si può affermare che le strutture nettamente riconducibili alladoppia dimensione della bassa intensità assistenziale e della lungo assistenza sono esclusivamentei Gruppi Appartamento; ad essi pertanto si applicano i criteri di finanziamentoprevisti nel DM 14 febbraio 2001, che indicano per l’accoglienza in strutture a bassaintensità assistenziale, nella fase di lungo assistenza, la ripartizione della spesa tra ASL eComuni secondo quote pari al 40 per cento ed al 60 per cento, fatta salva la eventualecompartecipazione da parte dell’utente prevista dalla disciplina regionale e comunale.Tale ripartizione deve applicarsi, ma limitatamente a specifici programmi individuali,a pazienti accolti nelle SR a tipologia «Unità di Convivenza», qualora intervengano,in tali programmi, le condizioni di lungo assistenza e bassa intensità assistenziale.I criteri di finanziamento per i programmi di assistenza domiciliare: ove questiabbiano valenza riabilitativa, sono per il 100 per cento a carico della sanità, mentrese hanno carattere domestico-domiciliare a valenza sociale sono a carico dei comuni.La ripartizione degli oneri prevista dal DPCM sui LEA, rispettivamente del 40 percento e del 60 per cento, è applicabile alle situazioni di reinserimento sociale elavorativo nei casi di lungo assistenza.D.2.) Informazioni sulle attività di integrazione socio sanitaria in Umbria.❑ Le informazioni di cui disponiamo al momento 24 riguardano le strutture semiresidenzialie residenziali (SR) presenti in Umbria ed i pazienti «inseriti» in esse secondole indicazioni dello studio Progress Fase I al 5 maggio 2000:— le SR attive in Umbria al 31 marzo 2000) sono 41, per un totale di 382 posti letto euna media di 9,3 p.l. a struttura (range 4 - 40; dotazione regionale media 4,6 p.l. per10.000 ab.); l’anno di apertura va dal 1972 al 1999, per l’85 per cento è successivo al 1980ed per il 54 per cento al 1990; la gestione è per lo più diretta (40 per cento) o mista (29 percento), mentre il privato no profit ne gestisce il 24 per cento e quello for profit il 7 percento; la copertura notturna è garantita nel 61 per cento di esse, mentre nel 51 per centodi esse gli operatori sono sempre presenti nelle 24 h.; il 17 per cento delle SR ospita anchepz acuti. Tutte le SR (meno una a finanziamento misto pubblico-privato) sono attive grazieal finanziamento del SSN e la partecipazione alla spesa da parte dei pz ospitati è assentenel 61 per cento delle SR, mentre interessa alcuni o tutti i pz nelle altre;— i pazienti ospitati alla data della rilevazione erano 335, con un numero medio dipz per SR pari a 8,1 ed un tasso di occupazione dei p.l. pari a 88 per cento; di questi,il 76 per cento sono pz psichiatrici senza problemi di alcool, sostanze o ritardomentale, 11 per cento sono pz psichiatrici con problemi di alcool o sostanze e l’11,624Le informazioni di cui non disponiamo - e quindi da acquisire - riguardano, tra le altre:— numero e principali caratteristiche socio-sanitarie (nazionalità, residenza, diagnosi, etc.):• dei cittadini seguiti dai nostri servizi di salute mentale per i quali è stato formulato unPiano socio riabilitativo personalizzato che comprenda una offerta di interventi socioassistenziali a rilievo sanitario e rispondente alle indicazioni metodologiche sopra riportate,comprensivi degli inserimenti nei gruppi appartamento e nei programmi diformazione lavoro;• dei pz umbri, in trattamento fuori regione, anche in relazione alla presenza di un pianoterapeutico riabilitativo personalizzato di costo e qualità documentati;— durata media di presa in carico;— costo medio per giornata di assistenza per tipologia assistenziale nel 2001;— valutazioni di esito emerse dal follow up del pz, sia in relazione ai servizi residenzialie semiresidenziali che rispetto ai percorsi socio riabilitativi sul territorio;— presenza di liste di attesa.

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