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PSR 2003-2005 - Dronet

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126Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 del 27 agosto <strong>2003</strong>Occorre dunque individuare e proporre, in risposta al disagio giovanile, i supportifunzionali per un adeguato sviluppo di reti di intervento precoce, nella direzione diun Piano integrato di salute per l’età evolutiva.Sulla base delle indicazioni presenti in letteratura e delle esperienze sviluppate anchenella nostra regione, avviare e potenziare processi di promozione della salute significa:• sostenere processi che consentano ai giovani di esercitare un maggior controllosulla propria salute e di migliorarla;• costruire una politica pubblica per la tutela della salute in età evolutiva, creareambienti capaci di offrire sostegno, rafforzare l’azione della comunità, svilupparele capacità personali, riorientare i servizi sanitari;• sostenere un passaggio significativo dalla psichiatria alla promozione della salutementale con la costruzione di Patti per la salute mentale fra i diversi attorisanitari e sociali, pubblici e privati, enti locali ed associazioni per valorizzare almassimo le risorse, finanziarie ed umane, presenti nel territorio;• adottare modalità gestionali ed operative centrate sul «lavoro di rete» quale strategiaoperativa capace di misurarsi con il carattere multidimensionale della salutetrasformando la stessa struttura dei servizi da settoriale a comunitaria e globale 9 .L’approccio di rete può così liberare dall’idea che la prevenzione debba esserecreata con specifici progetti ad hoc o dall’idea che se non si fa intenzionalmenteprevenzione nulla si faccia, in realtà, di veramente valido, lavorando per creare unacomunità competente per conoscenze, motivazioni e strumenti d’intervento per prendersicura.Il Piano assume quindi l’approccio di rete come complesso, integrato, ecologico:• complesso non perché sia tecnicamente e praticamente complicato, ma perché èun approccio confacente alla complessità: con azioni relativamente semplicifavorisce l’evoluzione di processi che lentamente si realizzano;• integrato perché crea e rafforza legami, interrelazioni e opportunità strutturalidi comunicazione fra entità distinte che possono convergere e riannodarsi insenso sistemico verso comuni obiettivi;• ecologico perché presuppone per analogia che il benessere sociale è profondamenteinterrelato con la qualità dell’ambiente in cui la persona vive.Nessun servizio può quindi rendersi latitante, né prendersi carico, escludendonealtri del «problema». Ogni servizio come elemento del «sistema a rete» può svolgereuna serie di funzioni nella misura in cui può a sua volta contare sulla collaborazionecon altri servizi. La differenziazione delle funzioni ha senso e produce risultati solo seesiste a monte una predisposizione di regole comuni, di processi di interscambio diesperienze e di capacità, di raccordo tra le allocazioni delle diverse e specifichecompetenze, ma il tutto in un’ottica di rete.Punti critici.Negli ultimi anni si è verificato un notevole aumento delle richieste di aiuto aiServizi da parte di adolescenti e giovani adulti su difficoltà e disagi legati allacrescita, ai compiti di sviluppo, ai cambiamenti del corpo, all’intolleranza alle frustrazioni,ecc., che si manifestano in blocchi, depressioni, fobie, fughe nelle dipendenze,suicidi, meccanismi autodistruttivi...La tipologia dei disagi - espressione crescente di un «mal di vivere» - e l’incrementodelle richieste che provengono in gran parte da genitori, insegnanti, operatori impegnaticon adolescenti, obbligano i Servizi a fare i conti con la sempre più gravepenuria di risorse e con la necessità e l’urgenza di predisporre strategie e programmipreventivi e terapeutici puntuali, «agili» e a breve termine per intervenire tempestivamenteed evitare che la sofferenza ed il rischio si strutturi in patologia.9Non esiste una linea netta che separi uno stato personale che necessita di riparazione da unostato che necessita di sviluppo. Il lavoro di rete presuppone la valorizzazione diffusa della normalità,la capacità di tessere una rete fatta di rapporti che facilitano la comunicazione a diversi livelli, lapossibilità di agire e far agire molta solidarietà potenziale, l’aggregazione di più persone intorno adun problema che si rende evidente. Così si può attivare il propellente per sbloccare dei possibilidinamismi dentro il sociale e così, incidentalmente mentre questa solidarietà ripara e risponde alproblema, può inventare e sviluppare una «routine» di promozione della salute dell’età evolutiva.

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