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PSR 2003-2005 - Dronet

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Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 del 27 agosto <strong>2003</strong> 175Queste dotazioni, vanno interpretate con le seguenti avvertenze:a) è consentita una variazione in aumento del plafond dei posti letto nelle aziendeospedaliere ove si determini un contributo positivo alla mobilità interregionale equindi al saldo complessivo della mobilità distintamente per le funzioni di bassa,media ed alta specialità in relazione ai diversi specifici bacini di utenza (zonali,provinciali, regionali); questo implica la necessità di prevedere negli accordi aziendalianche dettagliati piani di recupero della mobilità passiva;b) la riorganizzazione delle chirurgie opera a partire dalle dotazioni aziendalimassime sopra definite;c) la dotazione di posti letto per le attività di dh, andrà corretta (verosimilmenteal ribasso) nel corso del triennio, stanti le indicazioni fornite dal Piano sulla daysurgery e la riorganizzazione che sarà disposta nel primo anno di vigenza del Pianoper il dh medico, nonché sulla base dello sviluppo del day-service;d) i posti letto di riabilitazione (estensiva ed intensiva, come descritte nel paragrafo7.5.4.7) corrispondono ad una dotazione di 0,58 x mille p.l. (calcolati sullaproiezione della popolazione residente nel <strong>2005</strong>), cui si aggiungono i 400 p.l. di RSAa degenza breve (0,47 per mille), che vanno attivati unicamente all’interno dellafunzione di ospedale di territorio, riconvertendo p.l. dell’area medica;e) rispetto alla funzione riabilitativa, salvo che nel caso della USU dell’AOPG, finanziataa mandato, l’attività di riabilitazione intensiva è riservata alle ASL, anche per lericonversioni da attivare negli ospedali di territorio e per gli accorpamenti previsti nelprogramma di edilizia sanitaria; queste possono delegare alle AO, nel quadro degliaccordi interaziendali, definite aree di attività riabilitativa, avendo comunque avuto curadi utilizzare al massimo la capacità assistenziale degli ospedali di territorio.In tal modo a fine triennio noi avremo una dotazione di p.l. per acuti non superiore al3,7 per mille ed una dotazione di p.l. di riabilitazione di poco superiore all’1 per mille.Questo comporta la necessità di operare alcune riconversioni dei posti letto indotazione a fine 2001 presso le strutture pubbliche e private convenzionate.Le diverse funzioni attribuite ai nodi della rete ospedaliera così ridefinita sarannosviluppati nei capitoli dedicati alla organizzazione:• dei presidi e dipartimenti ospedalieri;• degli ospedali di territorio;• della rete dell’emergenza-urgenza;• delle degenze chirurgiche;• delle degenze mediche;• delle alte specialità e dei centri di riferimento regionale;• della rete riabilitativa.7.5.4.1. Riorganizzare presidi e dipartimenti ospedalieri.❑ I presidi ospedalieri rappresentano il primo nodo gestionale del servizio ospedalieroaziendale, esercitano le funzioni di soggetto erogatore con il quale la direzioneaziendale negozia e stabilisce accordi e garantendo la gestione delle funzioni disupporto di area comune che non avrebbe senso articolare a livello dipartimentale.L’organizzazione prefigurata per i presidi ospedalieri discende da quanto stabilitodall’art. 19 della L.R. 3/1998. In particolare per ciascun ospedale sede di emergenza,andrà previsto un DEA; i PAL potranno prevedere modalità di integrazione clinicatra i diversi presidi, ferma rimanendo l’autonomia gestionale e organizzativa.❑ Il <strong>PSR</strong> 1999-2001, recependo una delibera regionale (DGR 797/1997) in materiadi organizzazione dei dipartimenti territoriali ed ospedalieri ha avviato il percorsodella dipartimentalizzazione dei servizi. Tale percorso, lungi dall’essere arrivato amaturità ha messo in risalto il prevalere di un approccio eccessivamente modularenel concepire il funzionamento dei dipartimenti, che sono stati per lo più adattati apreesistenti situazioni organizzative, mentre sono pochi gli esempi di soluzioni che sisono poste in linea con la norma regionale, fornendo un effettivo valore aggiunto emettendo a disposizione dei pazienti soluzioni organizzative più flessibili.Il Piano assume criticamente tali limiti e rilancia l’organizzazione dipartimentale apartire dalle seguenti coordinate:• creazione di dipartimenti ospedalieri unici (per area o materia) a livello aziendalee/o interaziendale;

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