PSR 2003-2005 - Dronet

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52Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 del 27 agosto 2003❑❑ aumentare nel triennio di Piano la speranza di vita senza disabilità a 60 anni:• per i maschi da 16,2 anni a 17,5;• per le femmine da 19,7 anni a 21,7.B) Ridurre la disabilità residua.La riduzione della disabilità residua rappresenta il risultato clinico e funzionaleraggiungibile principalmente attraverso interventi terapeutici e riabilitativi efficaci,attivati dopo l’insorgenza della patologia invalidante e che, pur non permettendo lacompleta restitutio ad integrum del paziente, consentono di ottenere riduzioni delladisabilità statisticamente significative rispetto a trattamenti di controllo.Del pari, tale obiettivo di salute rappresenta la principali consegna che il Pianoaffida al governo clinico, chiamato a far confrontare con la cultura dell’outcomel’attività dei settori assistenziali nelle cure primarie ed in quelle ospedaliere.A tal fine il PSR valorizza l’intervento riabilitativo come una funzione fondamentaleper agire sulla riduzione della disabilità. In particolare alcune azioni assumonocarattere di priorità:• interventi sull’ambiente di vita per diminuire le limitazioni che restringono lapartecipazione sociale;• interventi di prevenzione secondaria al fine di evitare danni aggiuntivi con conseguentedegrado della disabilità;• tutti gli interventi clinici e chirurgici effettuati dopo l’insorgenza conclamatadella patologia;• interventi riabilitativi efficaci all’interno di una rete integrata regionale;• l’utilizzo di adattamenti ambientali, ausili e protesi all’interno di un progettoriabilitativo.Target 2 :• diminuire il tasso percentuale di disabilità sensoriali da 11,5 per cento al 10,5per cento (dato minimo regionale osservato per l’Italia);• diminuire il tasso percentuale di disabilità nelle funzioni dal 27 al 25 per cento;• diminuire il tasso percentuale di difficoltà di movimento dal 20,3 al 18 per cento;• diminuire il tasso di confinamento dal 16,3 per cento verso il dato minimoregionale, il 15,5 per cento.C) Ridurre il numero di anni di vita potenziale perduta per morti evitabili.La riduzione delle morti evitabili rappresenta una parte del risultato derivantedagli sforzi condotti per realizzare i due obiettivi precedenti, rispetto ai quali misurai risultati in termini di anni aggiunti alla vita, in particolare tramite:• interventi di promozione della salute;• interventi di prevenzione primaria sull’ambiente, sulla catena alimentare e suifattori di rischio individuali legati a stili di vita nocivi per la salute;• interventi di prevenzione primaria sugli incidenti stradali, sul lavoro, domestici,sull’ambiente, sulla catena alimentare, sui fattori di rischio individuali nonchéquelli rivolti alla riduzione del danno conseguente all’uso di sostanze psicotrope;• interventi di prevenzione secondaria (screening, controllo del rischio cardiovascolare,etc);• interventi clinici e chirurgici efficaci nell’evitare la morte.2Il calcolo della disabilità residua non è facile da ottenere come stima della quantificazionedella disabilità. Di qualche aiuto è l’indagine sulla disabilità effettuata dall’ISTAT che ha evidenziato4 domini principali nel definire la disabilità stessa:• confinamento individuale (costrizione a letto, su una sedia non a rotelle o in casa),• disabilità nelle funzioni (difficoltà nel vestirsi, nel lavarsi, nel fare il bagno, nel mangiare),• disabilità nel movimento (difficoltà nel camminare, nel salire le scale, nel chinarsi, nelcoricarsi, nel sedersi),• disabilità sensoriali (difficoltà a sentire, vedere o parlare).La disabilità è definita dall’indagine come la presenza di almeno una limitazione all’internodi 1 dominio.
Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 del 27 agosto 2003 53Tabella 4.1: Decessi per causa di morte evitabile in età 5-69 anni - triennio 1995-1997 (Fonte Prometeo 2002).CODICI ICD 9 da 001 a 139da 001 a 139 da 140 a 239da 140 a 150; 155; 160, 161, 162 e 165;188da 172 a 182; 186; 201 da 204 a 208 da 240 a 279da 280 a 289da 290 a 389da 320 a 322; 323.2,3,4 da 390 a 459da 430 a 438 da 393 a 398; da 401 a 405; da 410 a414da 460 a 519da 460 a 478; da 480 a 491; 495; 507da 520 a 579571.0,1,2,3 531; da 540 a 543; da 550 a 553; da 575a 576da 630 a 676da 630 a 676 da 680 a 709da 710 a 739da 740 a 759da 745 a 747 da 760 a 779da 780 a 799da 800 a 999da 800 a 999 CAUSE EVITABILI (->) PER GRUPPOMalattie infettive tutte le causeTumori cavo orale; fegato; vie respiratorie; vescica pelle, mammella; utero; testicolo; mal. di Hodgkin leucemie Igiene e assistenza sanitariaMalattie ghiandole endocrine, nutrizione, metabolismo e disturbi immunitariMalattie sangue e organi emopoieticiDisturbi psichici, malattie sistema nervoso e degli organi di senso meningite; poliomielite e altre infezioniMalattie sistema circolatorio malattie cerebrovascolari cardiopatie reumatiche croniche malattia ipertensiva; malattieischemiche cardiacheMalattie apparato respiratorio prime vie respiratorie; polmoniti, influenza, bronchiti; alveoliteallergica; polmoniti da inalaz. solidi o liquidiMalattie apparato digerente cirrosi e altre malattie del fegato da alcool ulcera gastrica; appendicite; ernie inguinali e addomin.; dist.cistifellea e vie biliari (escl. calcoli)Complicazioni gravidanza, parto e puerperio tutte le causeMalattie pelle e tessuto sottocutaneoMalattie sistema osteomuscolare e tessuto connettivoMalformazioni congenite malformazioni sistema cardiocircolatorioCondizioni morbose di origine perinataleSintomi, segni e stati morbosi mal definitiTraumatismi e avvelenamenti tutte le causeNon sfuggirà che tale indicatore - e l’area di interventi cui allude - pur sovrapponendosiin buona parte alla morbosità ed alla disabilità evitabile, non comprende ilcontributo fornito dagli interventi efficaci verso patologie che, pur non portandotalora alla morte (es.: patologie psichiatriche), concorrono notevolmente a definiresia il quadro della disabilità che il peggioramento della qualità della vita dei pazientiche ne sono affetti.
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