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PSR 2003-2005 - Dronet

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Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 del 27 agosto <strong>2003</strong> 147b) il medico di medicina generale, anche nel quadro delle équipe territoriali edelle altre forme associative previste dalla vigente convenzione, ha la responsabilitàdella continuità assistenziale del cittadino;c) la UVG è lo strumento del distretto per la qualificazione della domanda, inquanto soggetto cui è delegata la valutazione multi professionale dei bisogni assistenzialidegli anziani sul versante sociale e sanitario; in essa sono presenti competenzeidonee per realizzare l’integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali impegnati nellacura e nell’assistenza dell’anziano non autosufficiente (team multiprofessionale 21 ).In questa cornice va sperimentata una «cartella clinica per l’anziano», per lagestione delle informazioni nelle strutture residenziali, nonché per trasferire idoneamentenel territorio le indicazioni necessarie per garantire la migliore qualità di vitadell’utente.A.3) I servizi che concorrono all’integrazione socio sanitaria.A.3.1.) Le «cure domiciliari»: le indicazioni sull’assistenza domiciliare integrata sonofornite nel paragrafo 7.5.1. del <strong>PSR</strong>.A.3.2.) La residenzialità: Residenza Sanitaria Assistenziale, Residenza Protetta, Centrodiurno semi residenziale.Nell’ambito della progettualità futura ed in base alla valutazione del grado di nonauto sufficienza è plausibile distinguere nella residenzialità 3 tipologie assistenzialiper eterodipendenti: la Residenza Sanitaria Assistenziale, la Residenza Protetta ed iCentri Diurni.A.3.2.1.) La RSA.La Residenza Sanitaria Assistenziale viene di norma attivata all’interno degli ospedalidi territorio e - per la missione territoriale - degli ospedali di emergenza delle ASL onelle AO su accordo con le ASL competenti per territorio, prevedendo una degenzalimitata (tre mesi) per una utenza costituita da pazienti portatori di patologie cronicodegenerative, non curabili a domicilio e bisognosi di assistenza continuativa.Come per l’ADI, è prevista l’introduzione di un sistema informatizzato per lavalutazione e la pianificazione dei progetti assistenziali individuali.La tipologia strutturale dovrà essere corrispondente alle direttive contenute nelDPR 14 gennaio 1997 e al DPCM 22 dicembre 1989 («realizzazione di RSA peranziani non autosufficienti e per soggetti affetti da menomazioni fisiche, psichiche esensoriali»). In particolare dovrà essere garantita la idoneità degli standard dimensionali,la fruibilità degli spazi, la sicurezza e la riservatezza.La RSA sarà a «degenza» limitata con elevato turn over degli ospiti che fruirannodi servizi volti a consentire loro il recupero delle funzioni perse o il completamento dicicli terapeutici, per essere poi inviati al proprio domicilio se pienamente ristabiliti oin carico, ma sempre al proprio domicilio, ai servizi territoriali o in strutture residenzialio semiresidenziali. Si potrà articolare per nuclei (con particolare riguardo all’istituzionedi alcuni dedicati ai malati affetti da demenza di Alzheimer), offrendo unlivello medio di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa accompagnato daun livello alto di assistenza tutelare ed alberghiera per soggetti non autosufficienti,non curabili a domicilio e portatori di patologie stabilizzate.21Il team multiprofessionale dell’UVG è costituito dal mmg, dal responsabile del centro disalute di riferimento, dal medico specialista in geriatria, il responsabile infermieristico dell’ADI,dall’assistente sociale e viene attivato, d’intesa tra mmg e responsabile del Centro di salute, sia alivello ospedaliero che territoriale. A questo nucleo base di operatori si aggiungono altre figure aseconda delle specifiche condizioni clinico assistenziali. Vanno sperimentate nel triennio immissioninel team di figure a più spiccata competenza geriatrica nel campo infermieristico e socioassistenziale.Il team utilizza strumenti validati, a livello nazionale ed internazionale, per la valutazionemulti dimensionale del paziente anziano fragile e dei suoi bisogni (comprehensive geriatricassessment) in modo tale da poter fornire, nel rispetto delle responsabilità assistenziali, indicazionisulla risposta assistenziale e sulle integrazioni più opportune in base alle necessità del pz,svolgendo una preziosa funzione di consulenza sia per il mmg che per il case manager dell’ADI.

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