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Pagine di storia brindisina

Non è questo un testo di storia, ma è solo una raccolta di alcunii episodi della storia di Brindisi, non tra di essi necessariamente collegati e qui rieditadi e riordinati in sequenza cronologica. Si tratta, infatti, di vari articoli già in precedenza da me pubblicati online, alcuni sulla pagina Brindisiweb.it e altri sul blog “Via da Brindisi” del quotidiano online Senza Colonne News, altri ancora su "il7 Magazine". Il distintivo, scelto per la copertina di questa raccolta, vuole essere un omaggio alla figura e alla memoria di un grande brindisino doc, Don Pasquale Camassa, generoso amante, nonché prolifico divulgatore, della storia della sua città.

Non è questo un testo di storia, ma è solo una raccolta di alcunii episodi della storia di Brindisi, non tra di essi necessariamente collegati e qui rieditadi e riordinati in sequenza cronologica. Si tratta, infatti, di vari articoli già in precedenza da me pubblicati online, alcuni sulla pagina Brindisiweb.it e altri sul blog “Via da Brindisi” del quotidiano online Senza Colonne News, altri ancora su "il7 Magazine".
Il distintivo, scelto per la copertina di questa raccolta, vuole essere un omaggio alla figura e alla memoria di un grande brindisino doc, Don Pasquale Camassa, generoso amante, nonché prolifico divulgatore, della storia della sua città.

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E chi dovrebbe occuparsi <strong>di</strong> rime<strong>di</strong>are tale infausta e sconcia situazione? Non ne sono<br />

del tutto certo, ma credo proprio che spetti alle autorità comunali della Città e a quelle<br />

militari e della Marina. E perchè mai dovrebbero farlo? Ma perché <strong>di</strong> motivi ce ne sono<br />

veramente tanti: la compassione e il rispetto per chi ha dovuto sacrificare la propria<br />

giovane vita in nome <strong>di</strong> quella nostra stessa “patria” sarebbero certo due ragioni <strong>di</strong><br />

gran<strong>di</strong>ssimo peso e da sole dovrebbero bastare.<br />

Segni dell'abbandono in cui versa l'area tombale della Benedetto Brin nel cimitero<br />

Eppure, io son convinto che in gioco ci sia anche qualcos'altro, forse ancor più<br />

importante: si tratta, temo, <strong>di</strong> un nuovo segnale della pericolosa tendenza alla<br />

definitiva <strong>di</strong>ssoluzione della memoria storica della nostra Città. Se anche<br />

quest'abbandono continuerà, tra qualche anno quelle tombe non saranno più<br />

riconoscibili, i nomi dei marinai e le stesse date non saranno più leggibili, la sterpaglia<br />

coprirà e <strong>di</strong>vorerà tutte quelle croci.<br />

E allora nessun ragazzo brin<strong>di</strong>sino si potrà chiedere <strong>di</strong> cosa si tratti, e il nome<br />

Benedetto Brin finirà col non <strong>di</strong>r nulla alla maggior parte dei brin<strong>di</strong>sini... “Ma che<br />

strano nome ha quella via del Casale! Sarà Brin il <strong>di</strong>minutivo <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>sino?” E già,<br />

potrebbe anche far ridere, ma purtroppo questa domanda io l'ho già ascoltata una<br />

volta, e non ho riso: me ne sono solo un po' rattristito.<br />

Vabbè! Qualcuno potrebbe anche <strong>di</strong>re: “Poco male, non è poi così grave per la Città se<br />

dovesse accadere che dopo cent'anni ci si <strong>di</strong>mentichi della Benedetto Brin e della sua<br />

immane trage<strong>di</strong>a”. E certamente non sarebbe così grave se si trattasse <strong>di</strong> un episo<strong>di</strong>o<br />

isolato, <strong>di</strong> una sfortunata <strong>di</strong>menticanza, però non è così. Purtroppo noi brin<strong>di</strong>sini<br />

sappiamo benissimo che, se dovesse accadere, questo nuovo abbandono si andrebbe a<br />

sommare alla triste e lunga collana <strong>di</strong> perle nere della nostra <strong>storia</strong> citta<strong>di</strong>na che negli<br />

anni si è andata sistematicamente arricchendo con sempre nuove perle nere: la torre<br />

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