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DOCUMENTO GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE FONDERIE DI GHISA

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<strong>DOCUMENTO</strong> <strong>GUIDA</strong> <strong>PER</strong> <strong>LA</strong> <strong>VALUTAZIONE</strong> <strong>DEI</strong> <strong>RISCHI</strong> E <strong>LA</strong> <strong>SORVEGLIANZA</strong> <strong>SANITARIA</strong> <strong>NELLE</strong> <strong>FONDERIE</strong> <strong>DI</strong> <strong>GHISA</strong><br />

completo delle urine. Si raccomanda l’esecuzione dei predetti esami sia in fase preventiva che<br />

periodica; la periodicità potrà essere modulata in funzione dell’età dei lavoratori, ad esempio<br />

quinquennale nei soggetti di età inferiore a 45 anni e triennale per quelli di età superiore a 45 anni;<br />

è comunque possibile per il Medico Competente fissare una periodicità diversa da quella proposta,<br />

sulla base di considerazioni relative a fattori lavorativi (per es. schemi di turno, condizioni<br />

ambientali, carico di lavoro) e/o individuali (per esempio, co-morbilità) di ciascun lavoratore.<br />

Soltanto in casi selezionati, a giudizio del Medico Competente, potrà essere opportuno disporre<br />

ulteriori esami di chimica clinica per specifici approfondimenti del caso.<br />

È qui da rilevare che i predetti esami di laboratorio di base consentono, a nostro avviso, di disporre<br />

di informazioni esaurienti ai fini della formulazione del giudizio di idoneità alla mansione specifica,<br />

non soltanto per quanto attiene allo svolgimento di lavoro a turni e notturno (Me<strong>LA</strong>-SIMLII 2011),<br />

ma anche per esposizione ad altri fattori di rischio, quali ad esempio: agenti chimici tossici, lavoro<br />

pesante o in ambienti confinati, condizioni microclimatiche sfavorevoli, attività ad elevato rischio<br />

infortunistico, guida di carrelli elevatori o altri mezzi aziendali (Bacchetta et al. 2015, De Vito e Riva<br />

2015, Fustinoni 2015, Me<strong>LA</strong>-SIMLII 2014).<br />

In particolare, appare irrinunciabile il dosaggio della glicemia a digiuno come esame di primo livello,<br />

in considerazione del fatto che: in letteratura è riportata una significativa prevalenza (variabile dal<br />

2,1% al 3,2%) di diabete mellito nei lavoratori turnisti (Riva et al. 2016); è stato raggiunto un ampio<br />

consenso da parte della comunità scientifica in merito al fatto che il diabete mellito può comportare la<br />

necessità di formulare un giudizio di idoneità parziale (con limitazioni e/o prescrizioni) alla mansione<br />

specifica, laddove quest’ultima possa comportare svolgimento di lavoro fisico pesante/isolato/in<br />

ambienti confinanti, esposizione a stress termico, rischio verso terzi (SIMLII-AMD-SID 2014).<br />

Infine, merita alcune considerazioni dedicate il tema del MICROCLIMA, che rappresenta un<br />

importante fattore di rischio per la salute dei lavoratori addetti a lavori pesanti in presenza di<br />

rilevanti fonti di calore, quali ad esempio gli addetti del reparto forni/fusione o che effettuano<br />

operazioni di colata per tempi significativi nelle fonderie di ghisa. Infatti, un prolungato<br />

funzionamento del sistema di termoregolazione nel tempo, in presenza di ambienti termicamente<br />

caldi, può condurre ad un’alterazione dell’equilibrio omeostatico dell’organismo umano, con la<br />

comparsa di una o più delle seguenti manifestazioni patologiche acute o croniche da calore: il<br />

collasso da calore, i crampi da calore, la fatica da calore, il colpo di calore. I crampi da calore, che<br />

coinvolgono principalmente la muscolatura degli arti superiori ed inferiori, e la fatica da calore, che<br />

si manifesta con spossatezza, irritabilità e facile affaticamento, sono causati dalla sudorazione<br />

profusa e dalla conseguente deplezione salina (in particolare di sodio, cloro, potassio e magnesio );<br />

i predetti sintomi regrediscono dopo la somministrazione di sali minerali ed il riposo in ambienti<br />

freschi; alcuni Autori consigliano di evitare la comparsa di questi disturbi, assumendo<br />

preventivamente bevande saline (De Vito e Riva 2015). È da rilevare che in una fonderia (NID 114)<br />

del campione Assofond allo studio è stato riscontrato il dosaggio annuale dei livelli di sodio e<br />

potassio nel sangue in tutti i lavoratori del reparto fusione. Sulla base di considerazioni<br />

costo/beneficio, si ritiene che non sia opportuno effettuare esami di chimica clinica mirati alla<br />

valutazione dell’equilibrio idro-salino, ma che sia piuttosto utile predisporre una procedura che<br />

preveda, come è peraltro già prassi in atto presso altre fonderie del campione valutato (ad es. NID<br />

111, 113, 128, 134), l’accesso all’assunzione preventiva sistematica di bevande idro-saline da parte<br />

di tutti i lavoratori a rischio, con oneri a carico dell’azienda. Si consiglia, infine, di prediligere bevande<br />

isotoniche (con concentrazioni saline simili a quella del plasma umano e tempi di assimilazione<br />

medi), evitando invece quelle ipertoniche (con concentrazioni saline superiori a quella del plasma<br />

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