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DOCUMENTO GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE FONDERIE DI GHISA

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<strong>DOCUMENTO</strong> <strong>GUIDA</strong> <strong>PER</strong> <strong>LA</strong> <strong>VALUTAZIONE</strong> <strong>DEI</strong> <strong>RISCHI</strong> E <strong>LA</strong> <strong>SORVEGLIANZA</strong> <strong>SANITARIA</strong> <strong>NELLE</strong> <strong>FONDERIE</strong> <strong>DI</strong> <strong>GHISA</strong><br />

(1) Legenda rischi:<br />

(1)<br />

(3)<br />

(5)<br />

Rischi meccanici: urti, colpi, impatti,<br />

compressioni, punture, tagli, abrasioni,<br />

scivolamenti, cadute dall’alto<br />

Rischi chimici: inalazione di polveri,<br />

fibre, fumi, nebbie (per il dettaglio, si<br />

rimanda a specifici paragrafi del<br />

presente documento)<br />

Rischi elettrici: contatti con parti in<br />

tensione (elettrocuzione)<br />

(2)<br />

(4)<br />

Rischi Termici: contatti con metallo<br />

fuso, parti ad elevata temperatura<br />

Rischi chimici: contatti con sostanze<br />

caustiche, acidi, sostanze pericolose<br />

(per il dettaglio, si rimanda a specifici<br />

paragrafi del presente documento)<br />

5 ANALISI <strong>DEI</strong> <strong>RISCHI</strong> PRESENTI <strong>NELLE</strong> ATTIVITÀ <strong>DI</strong> FONDERIA<br />

5.1 Rischi di natura fisica<br />

Si tratta di rischi legati alla attività di macchine e impianti che durante il loro funzionamento<br />

producono rumori e vibrazioni, campi elettromagnetici, oltre che attività che originano radiazioni<br />

ottiche artificiali (ROA) in particolare radiazioni infrarosse (prodotte dalle masse di metallo ad alta<br />

temperatura) e radiazioni ultraviolette (prodotte dalle attività di scriccatura e saldatura effettuate<br />

con dispositivi ad “arco elettrico”).<br />

Tali categorie di rischi sono regolamentate dal Titolo VIII del D. Lgs n. 81/08.<br />

5.1.1 Rumore<br />

Da un punto di vista fisico, il rumore è costituito da un’onda di pressione che si propaga in un<br />

determinato mezzo (nella gran parte delle situazioni lavorative, in aria) che raggiunge l’orecchio<br />

creando una sollecitazione meccanica “trasformata” in uno stimolo nervoso che raggiunge il cervello<br />

producendo la sensazione sonora. L’intensità del suono è proporzionale all’energia trasmessa per<br />

unità di superficie (pressione sonora). L’onda di pressione sonora è, inoltre, caratterizzata dalla<br />

frequenza, data dal numero di oscillazioni dell’onda sonora nell’unità di tempo (secondo); tale<br />

grandezza è importante dal punto di vista delle ricadute sulla salute degli operatori in quanto alcune<br />

frequenze hanno conseguenze sull’apparato uditivo, ed altre hanno effetti “extra uditivi”.<br />

Il rumore (pressione sonora) è misurato non in termini assoluti, ma in rapporto ad una pressione P0<br />

di riferimento (corrispondente al valore efficace della pressione sonora alla soglia di udibilità a 1.000<br />

Hz di frequenza), in una scala logaritmica; l’unità di misura utilizzata è il decibel.<br />

Dal punto di vista sanitario, il fenomeno sonoro è misurato come energia complessiva, espressa in<br />

termini di Livello sonoro continuo equivalente Leq, che rappresenta il livello di pressione sonora<br />

“media” che, per un dato periodo di tempo t, ha la stessa energia del rumore discontinuo misurato.<br />

Per le valutazioni di tipo sanitario, il rumore viene misurato non come si presenta dal punto di vista<br />

fisico (misure “lineari”) ma “ponderato” secondo differenti sistemi di “pesatura”: La curva di<br />

ponderazione “A” viene utilizzata per la misura di rumori nel campo di frequenze percepibili<br />

dall’orecchio umano (comprese fra i 15 e i 20.000 Hz), la curva di ponderazione “C” viene utilizzata<br />

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