DOCUMENTO GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI E LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE FONDERIE DI GHISA
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<strong>DOCUMENTO</strong> <strong>GUIDA</strong> <strong>PER</strong> <strong>LA</strong> <strong>VALUTAZIONE</strong> <strong>DEI</strong> <strong>RISCHI</strong> E <strong>LA</strong> <strong>SORVEGLIANZA</strong> <strong>SANITARIA</strong> <strong>NELLE</strong> <strong>FONDERIE</strong> <strong>DI</strong> <strong>GHISA</strong><br />
ILO = International Labour Office - classificazione standard per pneumoconiosi/silicosi<br />
ORL = otorinolaringoiatrica<br />
ROA = radiazioni ottiche artificiali<br />
RX = radiografia<br />
SS = sorveglianza sanitaria<br />
Dalla consultazione dei predetti 34 PSS emergono le seguenti, principali, CRITICITÀ:<br />
‣ complessiva difformità dei PSS per il medesimo reparto e le medesime mansioni lavorative<br />
specifiche, per cui in alcune aziende sono attuati protocolli di minima (visita medica,<br />
audiometria, spirometria) ed in altre protocolli contenenti numerosi accertamenti integrativi,<br />
alcuni dei quali non pertinenti né basati su evidenze scientifiche (ad es. esami di screening per<br />
patologie neoplastiche, come la citologia dell’escreato e del sedimento urinario e la rinoscopia;<br />
intradermoreazione secondo Mantoux, per la diagnosi di infezione tubercolare; assetto lipidico,<br />
sideremia, fosfatasi alcalina, bilirubinemia totale e frazionata, VES);<br />
‣ in alcuni PSS, pedissequa replicazione dei medesimi accertamenti per reparti e mansioni molto<br />
diversi fra loro, conseguente ad una mancata modulazione del protocollo in funzione della<br />
valutazione dei rischi;<br />
‣ in taluni casi, eccesso di medicalizzazione con periodicità degli accertamenti eccessivamente<br />
ravvicinate e non giustificate dal rischio lavorativo specifico (ad es. visite mediche ed<br />
accertamenti integrativi semestrali diluibili ad annuali ed annuali diluibili a bi-triennali);<br />
‣ notevole variabilità sia di tipologia (standard vs con protocollo ILO → rif. ILO 2011) che di<br />
periodicità d’esecuzione (da annuale a quinquennale) delle radiografie del torace, con frequente<br />
nota in merito alla possibilità di una valutazione caso per caso a discrezione del MC, in relazione<br />
a durata ed entità dell’esposizione attuale e pregressa;<br />
‣ frequente limitazione dell’esecuzione di elettrocardiogramma ed alcuni esami ematochimici (ad<br />
es. glicemia, funzionalità epatica e renale) ai soli turnisti notturni e/o ai lavoratori con età > 50<br />
anni;<br />
‣ assai infrequente valutazione di base della funzionalità visiva negli addetti alla produzione;<br />
‣ talora, scarsa appropriatezza del monitoraggio biologico applicato (ad es. dosaggio Beta2-<br />
microglobuline e NAG urinari in addetti reparto anime, fusione e formatura; dosaggio fenoli<br />
urinari in addetti animisteria e formatura; dosaggio cromuria, nicheluria e cobalturia in addetti<br />
manutenzione; mancato dosaggio di carbossiemoglobina ed idrossipirene urinario (ad esempio<br />
per i lavoratori dell’area fusione).<br />
Di seguito, ULTERIORI INFORMAZIONI di rilievo che è stato possibile acquisire mediante la<br />
consultazione dei predetti 34 PSS:<br />
‣ nel 47% (16/34) dei PSS è stata documentata l’esecuzione, nell’ambito di accertamenti sia<br />
preventivi che periodici, di “drug test” per i carrellisti; per quanto attiene alla periodicità, essa è<br />
risultata nel complesso variabile da annuale (14/16 PSS) a triennale (2/16 PSS);<br />
‣ soltanto nel 12% (4/34) dei PSS è stata riportata l’esecuzione dei seguenti “alcol test”: esame<br />
alcolimetrico e questionario audit, preventivi e periodici annuali, per addetti forni e colata;<br />
controlli estemporanei dell’alcolemia tramite etilometro, preventivi e periodici annuali, per<br />
addetti manutenzione ambientale; dosaggio etanolo ematico, etanolo urinario e CDT ematica,<br />
preventivi e periodici annuali, per carrellisti forni e lavorazioni finali;<br />
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