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Canoni ritmici a mosaico

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Capitolo 4. Congettura spettrale<br />

<br />

=<br />

C<br />

n<br />

e 2πi(λ j−µ j)x j (<br />

dx = 3)<br />

j=1<br />

n<br />

j=1<br />

n<br />

⎧<br />

⎪⎨ 1 se λ j = µ j<br />

⎪⎩<br />

se λ j µ j<br />

j=1<br />

e 2πi(λ j −µ j ) −1<br />

2πi(λ j−µ j)<br />

poiché e 2πi(λ j−µ j) = 1 per λ j − µ j ∈ Z.<br />

1<br />

0<br />

⎫<br />

⎪⎬<br />

⎪⎭ =<br />

e 2πi(λ j−µ j)x j dx j =<br />

1 se λ = µ<br />

0 se λ µ<br />

Come si vede, l’insieme BZn è non solo ortogonale ma anche ortonormale. Inoltre<br />

un risultato classico della teoria di Fourier stabilisce che BZn è completo in L2 (C),<br />

ne è quindi una base ortonormale.<br />

Quindi Zn è contemporaneamente uno spettro ed un insieme di traslazione per C.<br />

Siamo pronti per enunciare la<br />

4.1.6 Congettura (Fuglede).<br />

Ω ⊂ R n è spettrale se e solo se tassella R n per traslazioni.<br />

La congettura è stata dimostrata in alcuni casi particolari, se:<br />

1. lo spettro e l’insieme di traslazione di Ω sono reticoli (Fuglede, [27]).<br />

2. Ω ⊂ R 2 è un dominio convesso (Iosevich, Katz e Tao, [35]).<br />

3. Ω ⊂ [0, L] ⊂ R, m(Ω) = 1, L < 3/2 (Koluntzakis e Łaba, [39]).<br />

4. Ω = (a, b) ∪ (c, d) ⊂ R (Łaba, [44]).<br />

È stata inoltre confutata per n ≥ 3 (Tao, [75], Matolcsi, [49], e Koluntzakis e<br />

Matolcsi, [40]).<br />

Una implicazione è tuttavia ancora aperta in tutte le dimensioni: non ci sono<br />

fino ad ora esempi di tassellazioni con insiemi non spettrali (cfr [49]).<br />

4.2 La congettura spettrale ed i canoni <strong>ritmici</strong> a <strong>mosaico</strong><br />

Il legame della congettura spettrale con i canoni <strong>ritmici</strong> nasce dalla semplice osservazione<br />

che i canoni <strong>ritmici</strong> generano tassellazioni della retta reale, infatti:<br />

un insieme finito di naturali A ⊂ N, con 0 ∈ A, tassella Z, e quindi è il ritmo interno<br />

di un canone, se e solo se A + [0, 1] tassella R.<br />

Nasce quindi l’esigenza di capire cosa significa che l’insieme Ω = A + [0, 1], con<br />

0 ∈ A ⊂ N finito, sia spettrale. Si ha la seguente<br />

4.2.1 Proposizione. Sia Ω = A + [0, 1], con 0 ∈ A ⊂ N finito.<br />

Se Ω ha uno spettro Λ allora esiste un insieme Γ ⊂ [0, 1), 0 ∈ Γ, tale che<br />

1. Λ = Γ ⊕ Z,<br />

3 per il teorema di Fubini<br />

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