Canoni ritmici a mosaico
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Capitolo 5<br />
Trasformazione e generazione di<br />
canoni a <strong>mosaico</strong><br />
In quest’ultimo capitolo descriviamo alcune tecniche per la costruzione di canoni<br />
a <strong>mosaico</strong> a partire da altri canoni o semplicemente dall’ordine del gruppo da<br />
fattorizzare.<br />
Iniziamo illustrando alcune operazioni che generano nuovi canoni da canoni<br />
esistenti. Dimostriamo che tali operazioni conservano la condizione (T2) ed<br />
evidenziamo il ruolo centrale dei canoni di Vuza in questo tipo di costruzione.<br />
Nella seconda sezione mostriamo un algoritmo utilizzato per la generazione<br />
dei canoni di Vuza di periodo dato. Tale algoritmo non è esaustivo, e ne diamo una<br />
versione migliorata, i cui risultati sono in appendice C.<br />
Infine proviamo l’invarianza per affinità della proprietà di tassellazione, utile<br />
per la generazione di nuovi canoni da canoni esistenti, e motivazione fondamentale<br />
dello studio delle azioni di gruppo introdotte nell’appendice B. Tali azioni legano<br />
la teoria musicale all’algebra combinatoria e forniscono uno strumento utile alla<br />
stesura delle liste di canoni a <strong>mosaico</strong>, come i nuovi canoni di Vuza che abbiamo<br />
elencato in appendice C.<br />
5.1 Operazioni sui canoni<br />
Dato un canone ritmico, ci sono molti modi per generare nuovi canoni, usati (e<br />
spesso ideati) dai compositori stessi. Vediamo l’importanza matematica di tali<br />
manipolazioni.<br />
5.1.1 Definizione. Siano Ai ⊕ B = Z/nZ, per i = 0, . . . , k − 1, k canoni di medesimo<br />
ritmo esterno. Il loro intreccio è il canone<br />
k−1<br />
(i + kAi) ⊕ kB = Z/(kn)Z.<br />
i=0<br />
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