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Internet: una prospettiva per la promozione e lo studio delle lingue “minoritarie” 173<br />

2.3 Frammentazione dialettale e standardizzazione<br />

Un altro problema del sardo consiste nella sua forte variazione diatopica che<br />

sfavorisce lo sviluppo di uno standard ortografico. Infatti, bisogna distinguere<br />

almeno due grandi varietà: il campidanese nella <strong>Sardegna</strong> meridionale e il<br />

logudorese nella parte settentrionale dell’Isola. 11 Inoltre esistono due varietà<br />

minori per quanto riguarda il numero di parlanti, il sassarese e il gallurese,<br />

rispettivamente a nord-ovest e nord-est dell’Isola, la cui appartenenza alla<br />

lingua sarda non è incontestata tra i linguisti, ma che, per ragioni di carattere<br />

soprattutto sociolinguistico, vanno comunque tenute in conto per lo sviluppo<br />

di un futuro standard.<br />

Il dibattito più acceso è quello tra i sostenitori del logudorese e i difensori<br />

del campidanese. Mentre a quest’ultimo viene attribuito tradizionalmente il<br />

maggior numero di parlanti, 12 il logudorese godrebbe di maggior prestigio<br />

grazie alla sua tradizione storica e letteraria, posizioni evidenziate dalla seguente<br />

citazione:<br />

Per concludere, mi sembra che se gli studiosi hanno deciso di adottare nella<br />

scrittura di documenti il sardo logudorese e non il campidanese, dipende dal<br />

fatto che, se questa ultima variante è superiore come numero di parlanti, la variante<br />

logudorese è quella più usata nei premi letterari presenti in <strong>Sardegna</strong> (Solinas<br />

2000).<br />

Inoltre, soprattutto le varietà del logudorese o sardo centrale (cioè i dialetti<br />

della regione di Nuoro) hanno spesso ricevuto grande attenzione da parte della<br />

linguistica grazie al loro presunto carattere latineggiante, diagnosticato ad<br />

esempio nel mantenimento della consonante latina /k/ davanti alle vocali anteriori<br />

/e/, /i/, p. es. in crescher (‘crescere’). 13<br />

Questa forte variazione diatopica ha impedito finora la creazione di una<br />

varietà di riferimento adottabile come norma ortografica standard, ad esempio<br />

per l’uso amministrativo o la pubblicazione di testi scolastici. Nel 2001, la Regione<br />

Autonoma della <strong>Sardegna</strong> ha presentato una proposta di Limba Sarda<br />

Unificada (LSU) basata soprattutto sul logudorese (cfr. Contini in questo volume),<br />

fatto che ha dato luogo a numerose controversie, cosicché, al momento,<br />

la questione di una norma ortografica rimane aperta.<br />

2.4 La situazione del sardo<br />

Per concludere questa sezione, possiamo constatare da un lato un calo del numero<br />

di parlanti di lingua sarda dovuto allo scambio generazionale, d’altro

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