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304 Carla Caprioli<br />

Note<br />

* Le opinioni espresse nel presente articolo sono puramente personali e non impegnano la<br />

Commissione europea.<br />

1<br />

Per gli articoli citati, v. l’appendice I.<br />

2<br />

Si veda il testo citato sotto II nell’appendice.<br />

3<br />

Le lingue ufficiali dell’Unione europea sono attualmente undici (danese, finlandese, francese,<br />

greco, inglese, italiano, olandese, portoghese, spagnolo, svedese e tedesco). L’irlandese (gaelico,<br />

“Gaeilge”) è considerato lingua ufficiale per il diritto primario (ossia per i trattati). Ad ogni<br />

allargamento, il Consiglio ha sistematicamente aggiunto alle lingue ufficiali esistenti le lingue<br />

designate dai nuovi Stati membri. Il Trattato sull’Unione europea fa fede in ciascuna delle sue 12<br />

versioni linguistiche (danese, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, olandese,<br />

portoghese, spagnolo, svedese, tedesco) (articolo 53) e garantisce a tutti i cittadini il diritto di<br />

scrivere a tutte le istituzioni in una di queste lingue e di ricevere una risposta redatta nella stessa<br />

lingua (articolo 21). Ai sensi dell’articolo 290 del trattato CE, è il Consiglio che adotta le decisioni<br />

relative al regime linguistico delle istituzioni comunitarie - cosa che il Consiglio ha fatto nel<br />

1958 adottando il regolamento n. 1 del 6 ottobre 1958 che stabilisce il regime linguistico della<br />

Comunità economica europea. Tale regolamento pone su un piano di parità le 11 lingue ufficiali e<br />

di lavoro delle istituzioni, ossia tutte le lingue dei Trattati ad eccezione dell’irlandese.<br />

L’articolo 2.11 del trattato di Amsterdam ha introdotto la possibilità, per i cittadini dell’Unione,<br />

di utilizzare la propria lingua negli eventuali contatti con le istituzioni. L’articolo 41, paragrafo 4<br />

della Carta dei diritti fondamentali comprende anch’esso un’analoga disposizione.<br />

4<br />

Articolo 22 - Diversità culturale, religiosa e linguistica : «L’Unione rispetta la diversità culturale,<br />

religiosa e linguistica».<br />

5<br />

Si veda il testo citato sotto III nell’ appendice.<br />

6<br />

Cfr. Commissione europea (senza data).<br />

7<br />

Un elenco esemplificativo, redatto da Bertrand Menciassi (webmaster del progetto Web of<br />

Words dell’EBLUL - Ufficio europeo per le lingue meno diffuse) comprende le seguenti lingue:<br />

Arbërishtja, Deutsch, Aragonés, Armânesti, Asturianu, Plattdüütsch, Euskara, Nedersaksisch,<br />

Brezhoneg, Balgarski, Català, Kernewek, Corsu, Hrvatski, Dansk, Suomi, Français, Francoprovençal,<br />

Furlan, Frysk, Gàidhlig, Galego, Cymraeg, Hellinika, Magyar, Gaeilge, Djudezmo, Ladin,<br />

Lëtzebuergesch, Mirandés, Nederlands, Occitan, Langues d’Oïl, Romani, Rusky, Sámegiella,<br />

Sardu, Scots, Makedonski, Slovensky, Slovenscina, Serbscina, Svenska, Tatar, Cesky, Türkçe,<br />

Yiddish.<br />

8<br />

Le risoluzioni Arfè (1981), prima tappa per la definizione di una politica linguistica a livello<br />

europeo, cui fece seguito, nel 1983, il primo finanziamento allo sviluppo di una politica comunitaria<br />

in materia di lingue regionali; la risoluzione Arfè (1983) sulle misure a favore delle lingue e<br />

delle culture di minoranza; la risoluzione Kuijpers (1987) sulle lingue e le culture delle minoranze<br />

etiche e regionali nella Comunità europea (A2-150/87; GUCE C 318 del 30.11.1987, pag. 160),<br />

che sottolineava la possibilità per i Governi degli Stati membri della CE di proporre delle direttive<br />

concrete per il mantenimento e la promozione delle lingue e delle culture regionali; la risoluzione<br />

Killilea (1994), una ulteriore tappa nel riconoscimento dei diritti linguistici in Europa; la risoluzione<br />

sulla situazione delle lingue nella Comunità europea e sulla situazione della lingua catalana<br />

(1990) (A3-169/90; GUCE C 19 del 28.1.1991, pag. 42); la risoluzione Morgan (2001), richiesta<br />

del Parlamento europeo alla Commissione di presentare un programma pluriennale sulle lingue,<br />

prevedendo fondi destinati espressamente alle lingue meno usate.<br />

9<br />

Research network and information service concerning regional and/or minority languages of<br />

the European Union with the support of the European Commission. (URL: http://www.mercatorcentral.org/).<br />

Mercator è una rete composta da tre Centri di ricerca e documentazione (Mercator

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