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Notiziario anno 2009 - CAI Sezione Varallo Sesia

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La punta Grober vista da Alagna<br />

all’albergo gestito dai fratelli Guglielmina al<br />

quale presero parte duecento persone.<br />

Rimaneva ancora una cosa da fare. Durante<br />

l’assemblea dei delegati tenutasi a Torino nel<br />

dicembre del 1910 fu deciso di assecondare<br />

un’iniziativa che qualche mese prima i fratelli<br />

Gugliermina di Borgosesia avevano proposto alla<br />

nostra sezione. La mattina seguente all’inaugurazione<br />

del monumento una comitiva di alpinisti<br />

partì alla volta della punta delle Locce.<br />

Ne facevano parte otto alpinisti provenienti<br />

da Piemonte e Lombardia e la guida Pernettaz<br />

accompagnato dal portatore Tapella. Dopo aver<br />

pernottato all’alpe Von Flua, partirono alle 3<br />

del mattino per rendere il massimo omaggio ad<br />

Antonio Grober. Raggiunta la punta delle Locce<br />

alle ore 8.20 la battezzarono ufficialmente<br />

Punta Grober, a imperitura memoria di un personaggio<br />

poliedrico che tanto aveva fatto per<br />

FILIALE DI VARALLO<br />

19<br />

la sua terra natale e per il Club alpino italiano.<br />

Nell’archivio sezionale si trovano molte cartoline<br />

postali nelle quali Antonio Grober segnalava<br />

l’iscrizione di nuovi soci Cai, a testimonianza<br />

del suo impegno per diffondere la passione per<br />

la montagna tramite l’iscrizione al Cai. Nonostante<br />

i molti impegni Grober trovava il tempo<br />

di occuparsi anche delle piccole cose. Infatti,<br />

sempre in archivio tra le cartoline postali se ne<br />

trova una indirizzata al segretario della nostra<br />

sezione avv. Bruno nella quale sottolinea la<br />

necessità di procurare una teiera da destinare<br />

alle signore che sostavano alla capanna Gnifetti.<br />

Sempre attento a seguire gli ideali che avevano<br />

indotto Quintino Sella a fondare il nostro sodalizio,<br />

si impegnava al massimo per risolvere sia i<br />

più gravi problemi sia le piccole cose quotidiane<br />

e questo fa di lui un grande della montagna e<br />

del Club alpino italiano e un personaggio che<br />

merita di essere ricordato.<br />

Bibliografia consultata:<br />

- L’alpinista <strong>anno</strong> II 1875<br />

- Bollettino del Cai <strong>anno</strong> 1909 vol. XL num. 73<br />

- <strong>Notiziario</strong> Cai <strong>Varallo</strong> <strong>anno</strong> II n. 2 1988<br />

- Rivista del Club Alpino Italiano: <strong>anno</strong> 1891<br />

vol. X – <strong>anno</strong> 1909 vol. XXVIII - <strong>anno</strong> 1910<br />

vol. XXIX - <strong>anno</strong> 1911 vol. XXX – <strong>anno</strong> 1963<br />

vol. LXXXVII<br />

- Rivista Valsesiana <strong>anno</strong> V, n. 47, gennaio 1910<br />

- Archivio sezionale Club Alpino Italiano<br />

<strong>Sezione</strong> di <strong>Varallo</strong><br />

- 1857 – 1907 Album degli ascensori al Corno<br />

Bianco alto m 3317 (copia dattiloscritta)<br />

NOTIZIARIO C.A.I. VARALLO

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