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Notiziario anno 2009 - CAI Sezione Varallo Sesia

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NOTIZIARIO C.A.I. VARALLO<br />

tro, al riparo di un rifugio, e fuori, sulla neve<br />

e nel vento.<br />

La montagna ci porta alla scoperta e all’approfondimento:<br />

la scoperta di una diversa dimensione<br />

spazio/temporale (in alto non si può<br />

abitare né si può permanere a lungo); l’approfondimento<br />

di pensieri, intuizioni e conoscenze<br />

attraverso nuovi rapporti e rimandi tra le cose.<br />

La collaborazione con la sottosezione del Club<br />

alpino italiano di Borgosesia ci permette di<br />

formulare una nuova proposta di approccio<br />

alla montagna come esperienza di cura e di<br />

riabilitazione che prevede la costituzione di un<br />

gruppo composto da tre-cinque utenti, due-tre<br />

operatori sanitari dell’U. M. di psichiatria e<br />

almeno due accompagnatori del Cai.<br />

Si sta organizzando una prima uscita nel corso<br />

dell’autunno <strong>2009</strong>, quasi una prova d’orchestra<br />

dell’attuabilità del progetto. Nel 2010 il<br />

programma comprenderà quattro giornate da<br />

dedicare, nelle diverse cadenze stagionali, a<br />

escursioni in ambito alpino al fine di offrire<br />

stimoli e incoraggiamento alla curiosità, all’apprendimento,<br />

a nuove occasioni esperenziali,<br />

all’assunzione di iniziative, alla condivisione<br />

e alla realizzazione di progetti. Le escursioni<br />

sar<strong>anno</strong> definite nei dettagli di volta in volta,<br />

mirate alle necessità terapeutiche e conside-<br />

32<br />

rando le condizioni meteorologiche e le caratteristiche<br />

del terreno.<br />

È stato individuato il tema dell’avvicendamento<br />

delle stagioni in montagna in quanto particolarmente<br />

efficace per riconoscere la presenza<br />

umana nell’ambiente naturale attraverso l’attivazione<br />

dei sensi: vedere, guardare e osservare;<br />

sentire odori e suoni; ritrovare la differente<br />

consistenza, le proprietà e lo stato dei materiali<br />

attraverso il tatto e il contatto; avvicinare la<br />

dimensione non umana e comunque viva della<br />

natura; muoversi con tutto il proprio corpo in<br />

spazi diversi, continuamente mutevoli, in considerazione<br />

del tempo che scorre cambiando gli<br />

eventi e trasformando le cose; partecipare ad<br />

un sistema armonico le cui costituenti interagiscono<br />

secondo segni e cadenze che formano<br />

il significato dell’esistere.<br />

La collaborazione con il Cai convalida il significato<br />

dell’iniziativa e ne conferma l’importanza.<br />

Adottare un programma di attività psicoriabilitative<br />

che consideri l’“andare in montagna”<br />

come un fattore della cura ci incoraggia a intraprendere<br />

nuovi percorsi condividendo curiosità<br />

e iniziativa, coraggio e responsabilità, fatica e<br />

benessere, conferme e scoperte, emozioni e<br />

cultura. Passo dopo passo, nella prospettiva di<br />

una crescita comune.

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