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Notiziario anno 2009 - CAI Sezione Varallo Sesia

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NOTIZIARIO C.A.I. VARALLO<br />

9 Luglio <strong>2009</strong><br />

Una nuova via sul Monte Rosa<br />

“Quando lavoravo in Margherita, ogni qualvolta<br />

avevo un momento libero, guardavo giù, verso<br />

la cresta di Flua e quella punta, la Testa Nera, e<br />

proprio là, verso ovest, una via ancora da aprire:<br />

sembrava dirmi qualcosa, un richiamo forse…<br />

Ad Alagna poi, dal balcone di casa, guardavo<br />

lassù e col binocolo passavo ore a osservarla, a<br />

studiarla, a sognarla pensando: “Verrà il giorno<br />

in cui passerò su di lì”. E quel giorno è arrivato.<br />

Da diversi anni Andrea e Roberto, fra i più forti<br />

alpinisti valsesiani del momento, prima di effettuare<br />

una salita, salivano all’alpe Campo per<br />

chiedermi informazioni e suggerimenti, poi, in<br />

primavera, con loro qualche fugace arrampicata<br />

sulle falesie del Finalese. Ed ecco la mia scelta<br />

di averli come compagni di cordata”.<br />

Con queste parole Gilberto Negri commenta<br />

soddisfatto la sua salita alla punta Testa Nera<br />

del Monte Rosa (3180 m) passando per l’ancora<br />

inviolata parete Sud-ovest. La salita è stata<br />

effettuata in compagnia di Andrea Degasperis,<br />

guida alpina, e Roberto Veggi, entrambi alpinisti<br />

e affezionati amici di Gilberto. Partiti all’alba<br />

dall’alpe Testa Nera, sotto un cielo blu zaffiro, i<br />

tre amici h<strong>anno</strong> raggiunto l’attacco e, superando<br />

i 380 metri di dislivello, h<strong>anno</strong> aperto la via in<br />

cinque ore, su roccia solida ed entusiasmante,<br />

con difficoltà TD- e passaggi fino al V+. Sono<br />

stati utilizzati diversi “friends” e due corde da<br />

60 metri. Due chiodi sono rimasti lungo la via<br />

a testimoniare il passaggio dei nostri alpinisti.<br />

Gilberto è commosso, Andrea e Roberto sono<br />

66<br />

testo e foto Sottosezione Cai di Alagna<br />

contenti dell’esperienza e di aver dato la possibilità<br />

a un veterano (Gil è nato nel 1940) di<br />

realizzare un sogno.<br />

“VIA DEL NONNO” sarà dunque il nome di questa<br />

via.

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