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Notiziario anno 2009 - CAI Sezione Varallo Sesia

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LA GRANDE DIXENCE<br />

Le cifre di questa diga sono impressionanti.<br />

Situata a quota 2320 metri, ha un muro la cui<br />

altezza raggiunge i 285 metri con uno spessore<br />

che alla base è di più di 200 metri e raggiunge i<br />

15 in alto. La lunghezza del muro è di 695 metri<br />

ma alcune fonti indicano 748. Il lago creato,<br />

chiamato lago di Dix, è lungo più di 6 chilometri<br />

e a pieno invaso contiene più di 400 milioni di<br />

metri cubi d’acqua. Per la sua costruzione sono<br />

stati utilizzati 6000 metri cubi di calcestruzzo<br />

per la cui realizzazione sono stati utilizzati<br />

20 milioni di sacchi di cemento. Il peso totale<br />

finale del muro della diga è di 15 milioni di<br />

tonnellate. Raccoglie le acque di fusione di<br />

35 ghiacciai e, anche se sembra impossibile,<br />

grazie a un’enorme galleria che passa sotto il<br />

ghiacciaio del Gornergrat, qui finisce una parte<br />

di quella proveniente dalla diga di Mattmark<br />

situata nei pressi del confine italo-svizzero tra<br />

Macugnaga e Saas Grund: una piccola parte se<br />

si considerano i 420 chilometri quadrati di superficie<br />

del bacino di alimentazione. All’interno<br />

del muro sono presenti ben 32 chilometri di<br />

cunicoli utilizzati dai guardiani per le quotidiane<br />

ispezioni. Inoltre ha una particolarità: come<br />

accennato, dentro il grande lago, arretrata di<br />

circa 400 metri, è presente un’altra diga, che<br />

con i suoi 85 metri di altezza trattiene 50 milioni<br />

di metri cubi di acqua. Per vedere questa<br />

seconda diga, chiamata Petit Dixence, bisogna<br />

aspettare i mesi di aprile e maggio quando l’acqua<br />

presente nell’invaso è alla minima altezza.<br />

Vista dalla sommità del muro<br />

Come mostrano alcune illustrazioni visibili su<br />

pannelli esplicativi presenti presso la diga, la<br />

Tour Eiffel ci starebbe comodamente dentro,<br />

e, aggiungiamo noi, due piramidi di Cheope<br />

sovrapposte affiorerebbero dall’acqua per non<br />

più di una decina di metri.<br />

Vediamo un po’ di storia di questo gigante di<br />

acqua e cemento.<br />

Nel 1922 nasce in Svizzera la società Eos (Energie<br />

de l’Ouest Suisse) che acquista piccole centrali<br />

elettriche. Si stabilisce nel Vallese dove si<br />

trova il 56% dei ghiacciai elvetici che rappresentano<br />

la più importante riserva idrica d’Europa.<br />

Acquista i diritti di sfruttamento del bacino<br />

superiore della valle di Dix già appartenenti<br />

alla ditta Aiag (Alusuisse) che aveva costruito<br />

tra il 1929 e il 1935 la Petit Dixence. L’aumento<br />

della richiesta di energia elettrica che segue la<br />

fine della seconda guerra mondiale sprona la<br />

Eos a cercare nuove fonti di energia. Nel 1950<br />

iniziarono gli studi per l’ingrandimento della<br />

Petit Dixence e nel 1954 iniziarono i lavori veri<br />

e propri che impiegarono 3000 uomini. Iniziarono<br />

gli scavi per le fondamenta e nel giro di<br />

14 anni i lavori furono completati e la diga<br />

messa in funzione. Per l’approvvigionamento<br />

del materiale necessario fu scavato un primo<br />

tunnel per fare arrivare nella conca di Prafleuri<br />

19 grossi camion che dovevano trasportare in<br />

ogni viaggio 10 metri cubi di roccia fino a un<br />

frantoio in grado di macinare 800 tonnellate<br />

di roccia all’ora. Tra Prafleuri e il cantiere di<br />

Blava un altro tunnel attrezzato con un nastro

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