Notiziario anno 2009 - CAI Sezione Varallo Sesia
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Venti allievi motivati si sono iscritti con il desiderio<br />
di avvicinarsi alla montagna invernale,<br />
di avvicinarsi con gli sci ai piedi, con la voglia<br />
di faticare nel salire le montagne, di solcarne<br />
le vette, di assaporare il piacere di essere arrivati<br />
in cima, in alto, dove lo spettacolo che<br />
offre il panorama sulle altre montagne non<br />
ha eguali. E poi la discesa, fuoripista, tracce<br />
nuove, adrenalina a mille, dove non vedi più<br />
gli altri ma sei solo con te stesso, immerso nel<br />
gesto atletico della scivolata e della curva.<br />
Vorresti non finisse mai, ma poi sei curioso e<br />
vuoi fermarti a guardare la tua traccia, la tua<br />
firma su quel pendio, per una soddisfazione<br />
che solo uno scialpinista può provare quando<br />
scende in neve fresca. Giù, verso il fondo valle,<br />
per poi ritornarci la settimana successiva per<br />
altre salite e altre avventure.<br />
Quest’<strong>anno</strong> la scuola di scialpinismo del Cai<br />
<strong>Varallo</strong> ha organizzato il 38° corso SA1. Tanta<br />
neve ci ha permesso di fare tutte le uscite in<br />
Valsesia a differenza di tanti anni addietro in<br />
cui eravamo costretti a migrare verso altri posti<br />
più innevati. Le mete sono state Cervarolo, Carcoforo,<br />
Rima, Rossa, con le salite alla Massa del<br />
Turlo, al colle del Laghetto, al piccolo Altare,<br />
al Tracciora. Poi alla fine si è scelta un’uscita<br />
di due giorni fuori dalla nostra valle, siamo<br />
andati in Valgrisanche con due belle salite al<br />
Sigaro e Arp Vieille.<br />
Il ricordo di questi due giorni passati in montagna<br />
in rifugio, in compagnia di amici, tutti<br />
accomunati dalla stessa passione, rimane come<br />
una delle esperienze più belle dell’intero corso.<br />
La stessa esperienza poi si è ripetuta nell’incontro<br />
finale, al rifugio Vigevano, col d’Olen.<br />
Cena di fine corso, con attestati e strette di<br />
mano mentre fuori l’ambiente era indescrivibile,<br />
neve, tanta neve, 50 centimetri che ci<br />
h<strong>anno</strong> costretti solo a scendere il giorno dopo<br />
verso Alagna.<br />
L’organico della scuola vede anche un cambiamento<br />
durante l’autunno. C’è stato un passaggio<br />
di consegne: con il presidente della sezione Cai<br />
<strong>Varallo</strong> scade anche il presidente della commissione<br />
scialpinismo Enzo Schiavon e gli succede<br />
Alberto Zanada cui facciamo tanti auguri di buon<br />
lavoro per il prossimo triennio anche come vice<br />
direttore della scuola di scialpinismo.<br />
In questo momento si sta organizzando il nuovo<br />
corso 2010 sotto la direzione di Giorgio Tosi.<br />
Concludo questa relazione con un augurio di<br />
buone salite e buone sciate a tutti e con la<br />
stessa speranza dell’esordio iniziale: tanta fioca.<br />
97<br />
COMMISSIONE SCIENTIFICA<br />
Presidente: Edoardo Dellarole<br />
Nell’<strong>anno</strong> appena trascorso, e possibilmente<br />
nei prossimi anni, le attività svolte dalla commissione<br />
scientifica, che si sviluppano come<br />
sempre intorno alla conoscenza e lo studio degli<br />
ambienti montani nei loro aspetti naturalistici<br />
e umani, sono state indirizzate lungo tre linee<br />
guida principali: la divulgazione, la didattica<br />
e la ricerca.<br />
Le attività di divulgazione, che rappresentano<br />
il maggior impegno della commissione, si occupano<br />
principalmente della preparazione di serate<br />
di conferenze, dell’allestimento di mostre<br />
tematiche e dell’organizzazione di escursioni<br />
guidate lungo percorsi di particolare interesse.<br />
In molte occasioni i temi trattati sono poi<br />
oggetto di piccole pubblicazioni.<br />
Nel <strong>2009</strong> in occasione della giornata del Fai di<br />
primavera (domenica 29 marzo) è stata organizzata<br />
un’escursione tra Doccio e Locarno,<br />
inserita nel ciclo di lavori della commissione<br />
“paesaggi naturali, paesaggi antropici” dal titolo<br />
“La pesca, il pascolo e la frutticoltura: la<br />
frequentazione del gabbio del <strong>Sesia</strong> tra Locarno<br />
e Doccio”. Il tempo inclemente ha poi imposto<br />
di rimandare l’escursione ai primi giorni di<br />
maggio. Grazie alla splendida collaborazione di<br />
numerosi enti e associazioni (Associazione antincendi<br />
boschivi Quarona, Comune di Quarona,<br />
Comune di Carpignano, Consorzio intercomunale<br />
“Valmastallone-Valsesia”, Corpo forestale<br />
dello stato, Comando provinciale di Vercelli,<br />
Istituto comprensivo “Martiri della Libertà” di<br />
Quarona, Istituto superiore D’Adda di <strong>Varallo</strong>,<br />
Società valsesiana pescatori sportivi) è stato<br />
possibile raccogliere il vasto materiale prodotto<br />
in un piccolo opuscolo disponibile in formato<br />
elettronico e pronto per una prossima stampa.<br />
Dal mese di luglio a quello di ottobre la commissione<br />
è stata impegnata nel progetto “I<br />
viaggiatori del tempo. I ciottoli del <strong>Sesia</strong> dal<br />
Monte Rosa alla Pianura Padana”. Per questo<br />
progetto è stata realizzata una mostra itinerante<br />
che ha idealmente seguito il percorso dei<br />
ciottoli lungo il fiume <strong>Sesia</strong>; la mostra è stata<br />
infatti allestita a Carcoforo (museo del parco<br />
naturale Alta Valsesia), <strong>Varallo</strong> (biblioteca civica<br />
Farinone-Centa), Carpignano (sala consiliare)<br />
e San Nazzaro (chiostro dell’abbazia di San<br />
Nazzaro). L’intera mostra è stata sintetizzata<br />
in un opuscolo tra poco disponibile in formato<br />
elettronico. Per maggiori dettagli su questo<br />
progetto si può fare riferimento all’articolo<br />
NOTIZIARIO C.A.I. VARALLO