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L'occitanizzazione delle Alpi Liguri e il caso del brigasco: un ...

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L’OCCITANIZZAZIONE DELLE ALPI LIGURI 189<br />

– le forme <strong>del</strong>la derivazione nominale sono sostanzialmente com<strong>un</strong>i al ligure<br />

e al <strong>brigasco</strong>;<br />

– le forme verbali <strong>del</strong> <strong>brigasco</strong> non conoscono l’inserzione <strong>del</strong>l’infisso -g-,<br />

che, in «occitano», «s’est progressivement étendu dans le système au point<br />

d’en devenir le pivot» (J.P. DALBERA, Les Îlots…, cit., p. 128): vöia / vuorgue,<br />

fassa / fague, fessa / faguessa ‘voglia’, ‘faccia’, ‘facesse’;<br />

Sintassi<br />

– le particelle <strong>del</strong> tipo gli, lo, mi seguono in <strong>brigasco</strong> l’ìnfinito (tipo: va’ a riposarti)<br />

secondo <strong>il</strong> tipo ligure, mentre in «occitano» lo precedono (va’ ti riposare);<br />

– <strong>il</strong> pronome-soggetto in ligure e in <strong>brigasco</strong> è obbligatorio a differenza di<br />

quanto avviene in «occitano» (e in italiano), dove manca normalmente<br />

(tipo ti mena ‘conduci’, u ven, r’ven contro viene).<br />

Lessico<br />

Come è noto, qualsiasi considerazione di tipo classificatorio attribuisce<br />

al lessico <strong>un</strong> valore assai meno probante di quello che<br />

viene ad altri settori <strong>del</strong>l’analisi linguistica 18 . La presenza anche<br />

frequente di elementi lessicali provenienti da <strong>un</strong>a varietà diversa<br />

da quella in cui rientra <strong>il</strong> dialetto in esame per aspetti r<strong>il</strong>evanti<br />

<strong>del</strong>la fonetica, <strong>del</strong>la morfologia e <strong>del</strong>la sintassi non è ritenuta particolarmente<br />

significativa. Ciò spiega ad esempio, a livello macroscopico,<br />

come non ci siano dubbi sull’appartenenza <strong>del</strong> romeno<br />

alle lingue neolatine, per quanto esso abbia ass<strong>un</strong>to numerosi elementi<br />

lessicali slavi, o, più in dettaglio, come <strong>il</strong> dialetto <strong>del</strong>l’isola<br />

di Capraia in Toscana sia da considerare in tutto e per tutto còrso<br />

pur avendo <strong>un</strong>a ricchissima componente lessicale ligure, o ancora<br />

come ness<strong>un</strong>o sostenga, sulla base dei numerosi piemontesismi e<br />

ligurismi lessicali, l’appartenenza dei nizzardo al novero dei dia-<br />

18 Cfr. ad esempio J.P. DALBERA, Les Îlots…, cit., pp. 130-131, che riporta nondimeno<br />

qualche esempio particolarmente significativo di convergenza <strong>brigasco</strong>-ligure e di<br />

divergenza dall’“occitano”.

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