L'occitanizzazione delle Alpi Liguri e il caso del brigasco: un ...
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FIORENZO TOSO<br />
centri di ricerca internazionali – si è aperta d<strong>un</strong>que la strada a <strong>un</strong><br />
ut<strong>il</strong>izzo strumentale <strong>del</strong>la legge da parte <strong><strong>del</strong>le</strong> amministrazioni di<br />
com<strong>un</strong>i o di frazioni di com<strong>un</strong>i che, pur non appartenendo neppure<br />
storicamente all’area abitata da gruppi linguistici minoritari,<br />
abbiano colto i possib<strong>il</strong>i vantaggi offerti dall’ascrizione dei loro<br />
concittadini a <strong>un</strong>a <strong><strong>del</strong>le</strong> dodici «minoranze» che (con criterio tutt’altro<br />
che obiettivo) sono state elencate all’art. 2 <strong>del</strong> provvedimento.<br />
Con specifico riferimento alla situazione linguistica <strong><strong>del</strong>le</strong><br />
valli occidentali <strong>del</strong> Piemonte e alle modalità con le quali la problematica<br />
minoritaria vi è stata vissuta e per certi aspetti «gestita»<br />
a livello di istituzioni e di m<strong>il</strong>itanza culturale, ancora Telmon parla<br />
di <strong>un</strong>a vera e propria «corsa all’autodeterminazione minoritaria»,<br />
consistente in particolare nel fatto che in questa regione, dove<br />
la situazione, le condizioni e l’estensione dei quattro tipi di minoranza linguistica<br />
storica presenti sul territorio regionale […] erano ben conosciute […],<br />
scorrendo gli elenchi dei com<strong>un</strong>i che, in attuazione <strong>del</strong>l’art. 3 <strong>del</strong>la legge, hanno<br />
richiesto con propria <strong>del</strong>iberazione di essere compresi nell’ambito territoriale di<br />
<strong>un</strong>a <strong><strong>del</strong>le</strong> quattro minoranze […], ciò che balza sorprendentemente agli occhi è<br />
la presenza di com<strong>un</strong>i che, stando alle precedenti conoscenze, nulla hanno a che<br />
fare con le minoranze alle quali asseriscono di appartenere 3 .<br />
La singolare d<strong>il</strong>atazione <strong>del</strong>l’area linguistica ladina a gran<br />
parte <strong>del</strong>la Provincia di Bell<strong>un</strong>o 4 e quanto si è verificato in<br />
Piemonte sono tra gli esempi più significativi di questo fenomeno:<br />
secondo <strong>un</strong>a recente ricerca su Le lingue <strong>del</strong> Piemonte curata<br />
dall’Istituto di Ricerche Economico-sociali <strong>del</strong>la Regione, in particolare,<br />
su 172 com<strong>un</strong>i le cui amministrazioni abbiano dichiarato<br />
l’appartenenza <strong>del</strong>la propria popolazione a <strong>un</strong>a qualche minoranza<br />
linguistica tutelata, almeno 26 sono risultate «dichiaranti<br />
ma non appartenenti» all’area «occitana», 10 a quella «france-<br />
3 T. TELMON, L’impatto <strong>del</strong>la legge di tutela… cit., p. 313.<br />
4 Su questo <strong>caso</strong> in particolare è istruttivo <strong>il</strong> volume di B. RÜHRLINGER, Il movimento<br />
“neo” ladino in provincia di Bell<strong>un</strong>o, Colle Santa Lucia 2005. A differenza di quanto<br />
avviene nell’area “occitana”, tuttavia, questa indebita estensione è stata duramente contestata<br />
dagli esponenti dei gruppi “storici” <strong>del</strong>la minoranza linguistica ladina, che rischiano<br />
di vedersi “sommersi” dal d<strong>il</strong>atarsi <strong>del</strong>l’appartenenza ladina in area veneta.