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L'occitanizzazione delle Alpi Liguri e il caso del brigasco: un ...

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244<br />

FIORENZO TOSO<br />

I motivi di natura esclusivamente politico-ideologica per i quali in passato,<br />

da parte di alc<strong>un</strong>i studiosi francesi debolmente si sostenne (senza addurne le<br />

prove) <strong>il</strong> carattere “occitano” dei dialetti <strong>del</strong>la Val Roia (com<strong>un</strong>que, non di<br />

Realdo, Verdeggia e Olivetta, poiché l’intenzione era quella di far combaciare<br />

confini politici e confini linguistici) sono stati magistralmente ricostruiti nel saggio<br />

di<br />

W. FORNER, La fumée et le feu. À propos des tentatives de délimitation de l’aire<br />

occitane sud-orientale. Première partie: De 1850 à 1950, in Mélanges dédiés à la<br />

mémoire du Prof. Paul Roux, a cura di P. FABRE, La Farlède (Association Varoise<br />

pour l’enseignement du provençal), 1995, pp. 155-180.<br />

Per la Germania, può bastare in questa sede la seguente considerazione: i<br />

dialetti di Briga Alta, Realdo, Verdeggia e Olivetta San Michele sono indicati<br />

come “liguri alpini” e come tali costantemente citati nel Lessico Etimologico<br />

Italiano, <strong>un</strong>a ciclopica raccolta lessicale dedicata all’italiano e ai suoi dialetti, in<br />

corso di pubblicazione a partire dal 1968 a cura di Max PFISTER, <strong>un</strong>iversalmente<br />

considerato come <strong>il</strong> più grande studioso di Romanistica e di Italianistica.<br />

Pfister e i suoi collaboratori (attualmente l’opera è diretta da Wolfgang<br />

SCHWEIKARDT) hanno realizzato <strong>un</strong>’attenta classificazione <strong><strong>del</strong>le</strong> parlate italiane<br />

(che esclude quindi le lingue minoritarie), a partire dalla letteratura scientifica<br />

esistente. Ecco la classificazione <strong><strong>del</strong>le</strong> nostre parlate secondo quel che appare in<br />

M. PFISTER, Lessico Etimologico Italiano. Supplemento bibliografico, Wiesbaden<br />

2002<br />

P. 4: Ligure <strong>Alpi</strong>no, comprende (citando solo quelle per le quali vi è documentazione<br />

accreditata) le parlate di Olivetta San Michele, Breglio/Bre<strong>il</strong>sur-Roya,<br />

Tenda/Tende e <strong>il</strong> <strong>brigasco</strong> con le parlate di Morignolo/Morignole,<br />

Realdo, Verdeggia, Upega.<br />

Per la Gran Bretagna, basti qui ricordare<br />

The Dialects of Italy, a cura di M. PARRY - M. MAIDEN, London 1995<br />

Il saggio di M.M. PARRY dedicato al Piemonte non menziona <strong>il</strong> carattere<br />

“occitano” <strong>del</strong> <strong>brigasco</strong>. Quello sulla <strong>Liguri</strong>a di W. FORNER, The <strong>Liguri</strong>an<br />

Dialects, pp. 245-252, tratta <strong>del</strong> ligure alpino, considerando tale l’area roiasca,<br />

a pp. 246, 250.

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