L'occitanizzazione delle Alpi Liguri e il caso del brigasco: un ...
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FIORENZO TOSO<br />
I motivi di natura esclusivamente politico-ideologica per i quali in passato,<br />
da parte di alc<strong>un</strong>i studiosi francesi debolmente si sostenne (senza addurne le<br />
prove) <strong>il</strong> carattere “occitano” dei dialetti <strong>del</strong>la Val Roia (com<strong>un</strong>que, non di<br />
Realdo, Verdeggia e Olivetta, poiché l’intenzione era quella di far combaciare<br />
confini politici e confini linguistici) sono stati magistralmente ricostruiti nel saggio<br />
di<br />
W. FORNER, La fumée et le feu. À propos des tentatives de délimitation de l’aire<br />
occitane sud-orientale. Première partie: De 1850 à 1950, in Mélanges dédiés à la<br />
mémoire du Prof. Paul Roux, a cura di P. FABRE, La Farlède (Association Varoise<br />
pour l’enseignement du provençal), 1995, pp. 155-180.<br />
Per la Germania, può bastare in questa sede la seguente considerazione: i<br />
dialetti di Briga Alta, Realdo, Verdeggia e Olivetta San Michele sono indicati<br />
come “liguri alpini” e come tali costantemente citati nel Lessico Etimologico<br />
Italiano, <strong>un</strong>a ciclopica raccolta lessicale dedicata all’italiano e ai suoi dialetti, in<br />
corso di pubblicazione a partire dal 1968 a cura di Max PFISTER, <strong>un</strong>iversalmente<br />
considerato come <strong>il</strong> più grande studioso di Romanistica e di Italianistica.<br />
Pfister e i suoi collaboratori (attualmente l’opera è diretta da Wolfgang<br />
SCHWEIKARDT) hanno realizzato <strong>un</strong>’attenta classificazione <strong><strong>del</strong>le</strong> parlate italiane<br />
(che esclude quindi le lingue minoritarie), a partire dalla letteratura scientifica<br />
esistente. Ecco la classificazione <strong><strong>del</strong>le</strong> nostre parlate secondo quel che appare in<br />
M. PFISTER, Lessico Etimologico Italiano. Supplemento bibliografico, Wiesbaden<br />
2002<br />
P. 4: Ligure <strong>Alpi</strong>no, comprende (citando solo quelle per le quali vi è documentazione<br />
accreditata) le parlate di Olivetta San Michele, Breglio/Bre<strong>il</strong>sur-Roya,<br />
Tenda/Tende e <strong>il</strong> <strong>brigasco</strong> con le parlate di Morignolo/Morignole,<br />
Realdo, Verdeggia, Upega.<br />
Per la Gran Bretagna, basti qui ricordare<br />
The Dialects of Italy, a cura di M. PARRY - M. MAIDEN, London 1995<br />
Il saggio di M.M. PARRY dedicato al Piemonte non menziona <strong>il</strong> carattere<br />
“occitano” <strong>del</strong> <strong>brigasco</strong>. Quello sulla <strong>Liguri</strong>a di W. FORNER, The <strong>Liguri</strong>an<br />
Dialects, pp. 245-252, tratta <strong>del</strong> ligure alpino, considerando tale l’area roiasca,<br />
a pp. 246, 250.